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Arrestato sindaco di Poggiomarino, vice sindaco e un imprenditore (tutti e tre ai domiciliari) nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli
POGGIOMARINO (NAPOLI) – Arrestato il sindaco di Poggiomarino (NA), Maurizio Falanga e il vice sindaco Luigi Belcuore accusati, a vario titolo, di voto di scambio politico-mafioso. Si tratta dell’accusa mossa dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli che ha portato agli arresti domiciliari non solo dei due politici, ma anche dell’imprenditore Franco Carillo, ritenuto dagli investigatori dell’antimafia l’intermediario tra il mondo della politica e quello del malaffare nella persona del boss Rosario Giugliano, alias ‘o minorenne. Rosario Giugliano, oggi nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, sin da quando era adolescente sarebbe stato, secondo quanto appurato dagli inquirenti in diverse indagini, un fedelissimo di Pasquale Galasso.
Poco meno di un anno fa, nel corso del processo che lo vedeva imputato, rispondendo alle domande del pubblico ministero Giuseppe Visone, Giugliano rivelò di aver influenzato il voto alle elezioni amministrative del 2020. Dichiarazioni che, dopo una serie di indagini e di riscontri da parte degli organi inquirenti, sono diventate vere e proprie accuse che oggi hanno portato ai tre arresti tra cui figurano, per l’appunto, il sindaco e il vice sindaco di Poggiomarino.
In particolare, il sindaco di Poggiomarino, Maurizio Falanga, fu eletto con il 60% dei voti, guidando una coalizione di centrodestra con al proprio interno l’appoggio di Forza Italia, Fratelli d’Italia e varie liste civiche. In quella occasione ha sconfitto lo sfidante Giuseppe Annunziata (PD). Secondo gli investigatori della procura distrettuale Antimafia, avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale del clan Giugliano grazie all’intermediazione dell’imprenditore Franco Carillo. In quella tornata elettorale Carillo candidò alla carica di consigliere comunale la sorella Maria nella lista civica Cambiamo insieme. Maria Carillo è, nel frattempo, divenuta assessore in carica ma non risulta essere iscritta nel registro degli indagati.
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