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Il sindaco di Matera, Bennardi, si è dimesso e in una lettera traccia il bilancio del suo mandato e le amarezze dell’ultima fase


AllA fine il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha rassegnato le dimissioni. Dopo un tira e molla estenuante il primo cittadino oggi, domenica 20 ottobre, ha buttato la spugna. Esce di scena con una lettera inviata al presidente del consiglio comunale e al prefetto di Matera, Cristina Favilli: «In questi anni, malgrado alcune (fisiologiche) fibrillazioni nella compagine di maggioranza, su cui si regge il governo cittadino, con grande spirito di servizio verso la mia Città,  ho concentrato tutti  gli sforzi e dedicato ogni frazione di secondo del mio tempo, compreso quello che avrei dovuto riservare alla mia famiglia,  all’attuazione delle linee programmatiche di mandato, desideroso di veder accrescere il valore e il nome di Matera e lavorare per renderla migliore di come l’abbia trovata».

Non poteva mancare il riferimento agli anni terribili della pandemia: «Molteplici i traguardi che sono stati o sono prossimi ad essere raggiunti in questi entusiasmanti quattro anni di amministrazione, nonostante il periodo iniziale di emergenza causato dalla pandemia».

BENNARDI, IL BILANCIO DEL SINDACO DI MATERA CHE OGGI SI È DIMESSO

«Appena un anno dopo il mio insediamento, – si legge nella missiva del primo cittadino – l’amministrazione approvava il bando triennale di manutenzione delle aree verdi e nel contempo Matera veniva dotata del Piano del verde urbano. Questi due strumenti integrati hanno permesso di avere una città più decorosa, pulita e inclusiva. L’amministrazione da me guidata ha approvato il regolamento urbanistico. Il RU approvato punta su qualità urbana, rigenerazione e sostenibilità, sposta gli indici di fabbricabilità al 30% per contenere “mostri urbanistici”; per la prima volta conferisce dignità ai quartieri storici e ai borghi».

E «nei prossimi mesi era prevista l’approvazione del Piano Strutturale e del regolamento del commercio. Dopo 33 anni abbiamo avviato il recupero di Casino Dragone a San Giacomo». E sono passati 30 anni secondo Bennardi «per sbloccare le opere di urbanizzazione della zona 33». E poi ancora: «Dopo 20 anni di lavori precari e mal realizzati, è stata definitivamente sistemata e riaperta Viale Italia, con un investimento e sulle strade di oltre 1 mln di euro nei primi tre anni su Matera nord e Matera sud, Via dei Normanni, Via Collodi, Viale Europa, Via Farina ad Agna ecc.  Nel 2024 abbiamo programmato di investire ben 4 milioni di euro per tutte le principali strade mal mese della città, lo abbiamo annunciato a settembre».

DAI LED AL PARCO DEL CAMPO

«Abbiamo avviato – spiega l’ormai ex primo cittadino – il grande progetto di efficientamento energetico e di illuminazione pubblica a Led della città. Per la prima volta verranno riaperti grazie alle comunità patrimoniali e attuando la Convenzione di Faro   il Castello Tramonto e Santa Maria de Armenis e valorizzazione condivisa, collaborativa e partecipativa del patrimonio culturale di Matera recependo e attuando la convenzione di Faro. Sul fronte dei cantieri, con noi si sono chiusi i lavori della Bramante, siamo riusciti ad avviare il grande cantiere di Piazza della Visitazione, il restauro del teatro“Egidio Romualdo Duni”; la costruzione della nuova Scuola Torraca».

«Per le scuole, abbiamo investito per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edilizia scolastica, somme record a Matera, 1 milione di euro nel 2023 e 1,5 milione di euro nel 2024. Abbiamo finalmente sbloccato dopo tre anni di lavoro costante il completamento delle opere di urbanizzazione della “Zona 33”. Stiamo sbloccando il Parco di Serra Rifusa, la cattedrale nel deserto che attende a Serra Rifusa diventerà una cittadella dello sport. Abbiamo intercettato finanziamenti PNRR per un importo di oltre 32 milioni di euro per la città di Matera, con la realizzazione a La Martella  di un polo sportivo di quartiere e nell’area in cui sorge lo stadio “ XXI Settembre-Franco Salerno ” abbiamo concepito il prestigioso e innovativo progetto del “Parco del Campo”.

BENNARDI SI È DIMESSO, L’ANALISI DELL’ORMAI EX SINDACO DI MATERA

«Oggi, a fronte di una crisi politica che di fatto non offre garanzie sulla tenuta della attuale maggioranza e nell’ipotesi di un commissariamento, comunico la decisione di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di sindacchiudendo un ciclo politico e con l’auspicio che possa riaprirsi un altro, per una nuovo inizio, con maggiore vigore ma con medesimo entusiasmo e una nuova stagione di ampia e inclusiva programmazione politica». Sono parole scritte dal primo cittadino.

«Il Commissariamento di una città – sottolinea Domenico Bennardi – comporta un tipo di amministrazione ordinaria senza indirizzo politico e programmazione, con la nefasta conseguenza per Matera di poter compromettere molti cantieri, soprattutto quelli legati al PNRR. Nello specifico i progetti sulla riqualificazione delle strade di Matera con un investimento da 4 Mln di euro, i progetti PNRR sulle scuole, asili e palestre, il Polo sportivo a La Martella, il Parco Sportivo di Serra Rifusa e soprattutto il progetto del Parco del Campo, ovvero il nuovo stadio di Matera».

«L’unico comandamento – spiega Bennardi – che mi ha guidato durante il mio mandato –  vale a dire l’interesse prioritario per Matera –  mi spinge oggi a compiere questo gesto di responsabilità verso i miei concittadini: rassegnare le dimissioni da sindaco di Matera e provare a trovare una soluzione attraverso il confronto politico, entro i prossimi venti giorni che la legge mi consente di avere. Sono convinto che il senso di responsabilità possa prevalere in molti consiglieri comunali e che si possa ancora trovare un nuovo spirito collaborativo volto al bene di tutti e della città. Individuando e superando posizioni alternative e lanciando realmente quella “nuova stagione riformista e di collaborazione su temi, obiettivi programmatici e iniziative comuni” da più parti e dal sottoscritto auspicata». 

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