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Dubrovnik, 19 ott. (askanews) – La famiglia è il filo rosso che, storicamente, unisce il centrodestra europeo. Il secondo congresso, organizzato da Ecr party a Dubrovnik, ha visto la partecipazione di rappresentanti di 27 Paesi e sul palco, a confrontarsi con i Conservatori, anche esponenti del Partito popolare e dei Patrioti, oltre che politici di tutte le forze della maggioranza che sostiene il governo italiano. “Un grande momento di unità”, lo definisce Antonio Giordano, deputato meloniano e segretario generale di Ecr Party che lavora già al prossimo evento che si terrà in Sicilia a novembre.
L’obiettivo dichiarato è quello di spingere la nuova Commissione ad occuparsi di più dei temi legati alla natalità e alle misure per contrastare la crisi demografica. Insomma, per dirla con le parole di Antonella Sberna, esponente di Fratelli d’Italia e vice presidente del Parlamento europeo, a spostare il focus “dal Green deal al Family deal”.
Ma l’attenzione dei Conservatori si concentra anche su due appuntamenti che segneranno i prossimi mesi. Fra qualche settimana ci saranno le audizioni dei commissari dalle quali passerà anche la ratifica di Raffaele Fitto come vice presidente esecutivo della Commissione. E’ l’unico di Ecr nella squadra voluta da Ursula von de Leyen per il suo secondo mandato e intorno al suo nome anche i Patrioti e i Popolari sono pronti a serrare i ranghi per contrastare le critiche dei Socialisti. La convinzione diffusa è che il ministro italiano sarà sottoposto a maggiori attacchi e ad audizioni particolarmente accurate rispetto ad altri, ma alla fine il delicato equilibrio tra veti incrociati gli consentirà di superare il test: “Altrimenti è tutta la commissione a rischiare”, il ragionamento.
“Insieme ai patrioti, Ecr e il Ppe, in molte occasioni hanno dato vita a una maggioranza per realizzare cose diverse.
Indipendentemente dalla coalizione” che ha votato a favore di Ursula von der Leyen “qualche mese fa”, osserva l’ex premier polacco, Mateusz Morawiecki.
E proprio l’esponente del Pis dovrebbe essere il protagonista del secondo momento clou a cui saranno a breve chiamati i Conservatori europei. Giorgia Meloni sembra infatti ormai pronta a lasciare la presidenza di Ecr party che detiene dal settembre del 2020. A succederle sarà proprio Morawiecki e l’occasione per formalizzare l’avvicendamento dovrebbe essere l’appuntamento con le giornate di studio del partito che si terranno a Varsavia l’11 e 12 dicembre. Il diretto interessato non conferma ma, conversando con i giornalisti italiani a Dubrovnik, nemmeno smentisce. “Ancora non è stato deciso nulla, è tutto nelle mani di Giorgia Meloni” ma comunque “io sono pronto”, afferma.
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