3 minuti per la lettura
Da sedici anni fa Matteo Matera, barbiere originario di Grassano, presta la sua attività gratis al Sant’Orsola di Bologna
C’è anche un barbiere lucano, Matteo Matera di Grassano, tra i parrucchieri volontari di Bologna che mettono a disposizione gratis la loro professionalità per sostenere iniziativa di associazioni che operano nel sociale. Matteo, conosciuto a Grassano dove ritorna spesso durante l’anno per fa visita ai suoi familiari, è anche un punto di riferimento per tanti grassanesi. Specialmente per universitari, che passano dal suo “salone ” nel centro di Bologna per chiedere indicazioni o semplicemente per salutarlo. La sua avventura, come parrucchiere volontario, è nata circa 16 anni fa, casualmente. Un suo cliente gli chiese se voleva donare un poco del suo tempo come parrucchiere al Sant’Orsola, in una saletta allestita in un’ala dell’ospedale, per gli ammalati che sentivano la necessità di curare il loro aspetto estetico.
NON SOLO BARBIERE GRATIS AL SANT’ORSOLA DI BOLOGNA
In parallelo Matteo ha iniziato a collaborare, come volontario, anche nel corso di alcune fiere promosse in paesi limitrofi come Crevalcore. Il ricavato delle offerte per il taglio di capelli viene devoluto già da alcuni anni ad associazioni che operano nel sociale. Enti benefici come Susan Komen Italia per la lotta dei tumori al seno oppure i Vigili del fuoco volontari Castiglione. Senza dimenticare il progetto “L’acqua e le rose” della fondazione Sant’Orsola e poi l’associazione Bussola.
Quest’anno i circa 50 parrucchieri volontari ed estetisti sono stati convocati dal Cna di Bologna per ricevere un attestato di merito per la generosità dimostrata e il loro prezioso supporto a sostegno delle tante persone che vivono disagi e difficoltà. «Ricevere un grazie – ha commentato Matteo – non nascondo che ti gratifica e ti far star bene, ma io ritengo di non essere una persona speciale e soprattutto di non aver fatto niente di speciale. Al contrario sono le storie delle persone che ogni giorno devono lottare contro un male, affrontare le difficoltà della vita dalle più semplici a quelle più grandi, che meritano la giusta attenzione. Io ho iniziato casualmente 16 anni fa ed ho accettato l’invito volentieri di recarmi il lunedì , giornata di chiusura del mio salone, dedicando alcune ora agli ammalati ricoverati in ospedale per un taglio di capelli, una barba»
LE STORIE E I RACCONTI DI AMICIZIA TRA CLIENTE E PARRUCCHIERE
.E poi «sono tante le storie e i racconti, storie che inevitabilmente creano quel legame di amicizia tra paziente-cliente e parrucchiere. Una però la porterò sempre nel mio cuore e nella mia mente per la semplicità con cui l’ho vissuta. Una mattina si è presentato un signore anziano con gli occhi che gli brillavano di gioia e allo stesso tempo bagnati di lacrime; voleva semplicemente che lo rendessi presentabile perché il giorno dopo sarebbero venuti a fargli visita i suoi figli e i suoi nipoti. Un’emozione, quella provata, che mi ha coinvolto molto; ho immaginato che quel signore fosse mio padre, come se rappresentasse tutti i nostri genitori».
Matteo racconta così «l’ansia e la gioia provati allo stesso tempo da un ammalato con il desiderio di dare dignità al suo aspetto fisico, dimenticando per qualche attimo i reali problemi di salute», È «un fatto così straordinario – sottolinea – e a mio avviso non ci sono parole per poterlo raccontare».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA