Come si presenta oggi il torrente Sant'Anna
2 minuti per la letturaVideo e foto immortalano la situazione di inquinamento che torna a caratterizzare il torrente Sant’Anna, nella frazione Bivona, con la presenza di liquami che hanno dato una colorazione marrone al corso d’acqua; sulla vicenda è in corso una inchiesta della Procura di Vibo
VIBO VALENTIA – Quello dei liquami nel torrente Sant’Anna di Bivona non è purtroppo solo un fenomeno estivo. Si pensava che con la fine dei mesi più critici la situazione del corso d’acqua che sfocia nella frazione potesse migliorare ma evidentemente così non è. E questa mattina, infatti, il problema si è ripresentato, testimoniato dal video e dalle relative foto inviati al Quotidiano del Sud da Gianni Patania, referente territoriale di Confasila, sempre attento osservatore delle dinamiche che avvengono nelle Marinate di Vibo Valentia.
Nel suo consueto giro mattutino, l’interessato si è recato presso la foce del torrente che aveva assunto una colorazione marrone scuro. A quel punto ha cercato di mettersi in contatto con il sindaco Enzo Romeo ma, a quanto ammesso dallo stesso, inutilmente. E pertanto al momento non gli è rimasto altro che sfogare la sua rabbia sui social: “Sindaco Romeo. oggi il torrente Sant’Anna si presenta in queste condizioni. Il depuratore della Silica, sito a monte, continua sversare fanghi nel mare di Bivona; Lei, sul torrente, ha preso impegni importanti e adesso è arrivato il momento di abbandonare i proclami e di intervenire. Voglio ricordare che anche la Procura in una nota aveva dichiarato di fare verifiche su tutto ciò. Intanto la situazione è drammatica, non aspettiamo la prossima estate”.
LA PROCURA DI VIBO INDAGA SULLE CAUSE DI INQUINAMENTO DEL SANT’ANNA
In effetti, sul Sant’Anna, la procura di Vibo è intervenuta due volte in altrettanti mesi: la prima per avviare un’indagine, riportata in anteprima dal Quotidiano del Sud, per capire la fonte del problema, e la seconda volta per precisare alcune informazioni apparse su alcuni organi di stampa locale inerenti la rottura di una condotta che si ventilava fosse all’origine dei problemi di sversamento dei liquami nel torrente. Condotta che, a seguito di minuziosi controlli da parte di Carabinieri, Municipale e Capitaneria di porto, si è scoperto collegarsi al fosso Candrilli e quindi al Trainiti.
Ora, questa nuova segnalazione, non fa altro che porre nuovamente la questione sulla necessità da parte di Comune, forze dell’ordine e magistratura di individuare, e naturalmente risolvere, il problema pur consapevoli che non è un compito facile visto che eventuali allacci abusivi sono difficilmente individuabili.
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