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Momenti di tensione in centro a Lamezia Terme per la plateale protesta di un extracomunitario per i ritardi nel rinnovo del permesso di soggiorno


LAMEZIA TERME – Si è letteralmente sdraiato sulla strada per protestare contro il mancato rinnovo del permesso di soggiorno. È accaduto nella tarda mattinata di oggi 13 ottobre 2024 a Lamezia Terme. Sul centralissimo corso Numistrano dove un immigrato, originario del Marocco, ha protestato contro il mancato rilascio del permesso di soggiorno. Sul posto sono intervenute oltre ai carabinieri ed alla polizia locale anche la Croce rossa. Secondo lo stesso pur vivendo da venti anni in Italia come onesto lavoratore, non riesce ad avere l’aggiornamento del permesso di soggiorno scaduto.

Lo stesso ha lamentato l’impossibilità di portare in Italia i suoi familiari. Giacché, una volta fuori dal nostro Paese non avrebbe più diritto al rinnovo del permesso di soggiorno di cui personalmente è beneficiario. Inizialmente si è pensato ad una persona non in buon stato di salute. Ma lo stesso ha cercato di far capire alle forze dell’ordine il suo stato psicologico dimostrandosi comunque abbastanza lucido. I carabinieri dopo averlo allontanato dalla strada e fatto sedere sui gradini della scalinata del bar situato vicino alla Chiesa di San Domenico, lo hanno controllato per verificare che non fosse armato o pericoloso.

Constatando comunque l’atteggiamento non violento dell’uomo la situazione è rientrata nella normalità. La protesta a Lamezia Terme dell’extracomunitario ha suscitato la curiosità dei presenti. Inizialmente in molto si sono avvicinati per capire cosa stesse accadendo. Sicuramente a Lamezia il problema degli immigrati sta diventando sempre più pressante. Solo una settimana fa, il 7 ottobre, una sessantina di migranti di varie nazionalità, ospiti di una cooperativa sociale di Lamezia Terme che si occupa di accoglienza, hanno protestato bloccando via del Progresso, l’arteria principale in entrata e in uscita dalla città calabrese.

Per l’art 5 comma 4 del decreto 286/98 il rinnovo del permesso di soggiorno deve avvenire almeno 60 giorni prima della sua scadenza. Tuttavia, il combinato disposto con l’art. 13 comma lettera b, rende possibile la presentazione dell’istanza di rinnovo entro i 60 giorni successivi alla data di scadenza purché il ritardo sia dipeso da cause di forza maggiore. C’è da dire che il ritardo del rilascio del rinnovo del Permesso di Soggiorno (qualsivoglia sia il motivo) da parte delle Questure è un problema presente.

Molto spesso infatti, se non addirittura nella quasi totalità dei casi, lo straniero si ritrova ad attendere mesi per un mero rilascio del Permesso. Pur se la normativa, chiarisce, senza spazio ad interpretazioni, che la Questura deve rilasciare il permesso di soggiorno entro 60 gg. dalla data di deposito della domanda. Calcolati sulla base del cedolino rilasciato dalla medesima amministrazione, con relativo n. di protocollazione.

Tale termine, chiarisce il medesimo T.U., è diminuito da 60 a 20 giorni, nel caso di rinnovo del preesistente Permesso di Soggiorno. Qualora il termine concesso in diffida dovesse scadere inutilmente, lo strumento principale per tutelare il proprio interesse legittimo è a mezzo Ricorso avanti il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.), in violazione dei principi amministrativi di cui alla legge 240/90 e successive. Nel caso di specie, rileva la violazione concretizzatasi nell’inadempimento per silenzio dell’amministrazione.

Sono molteplici i casi in Giurisprudenza amministrativa, in cui lo straniero ha “vinto la causa” contro l’Amministrazione. Tuttavia, è bene che nella città di Lamezia Terme si potenzino quei servizi in grado di dare risposte ai bisogni emergenti di società in continuo cambiamento, dal momento che si denota in questi ultimi anni un aumento della presenza di immigrati nel Comune. Non ci si scagli poi contro l’immigrato se nella lotta quotidiana contro la disperazione possono accadere fatti spiacevoli. Prevenire è meglio che curare.

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