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Il prefetto di Napoli al consiglio comunale

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Il no di Napoli alla camorra, in un commosso silenzio, il Consiglio comunale ha pronunciato i nomi delle oltre 200 vittime innocenti della camorra.


NAPOLI – Tutti in piedi e un silenzio commovente ha avvolto la Sala dei Baroni del Maschio Angioino durante il Consiglio comunale straordinario dedicato alla “Giornata contro l’influenza della camorra nella città di Napoli”. La consigliera comunale di Napoli, Alessandra Clemente, con la voce tremante ma ferma, ha pronunciato uno ad uno i nomi delle oltre 200 vittime innocenti della camorra che hanno macchiato il territorio campano.

Un lungo elenco di vite spezzate, di sogni infranti, di famiglie distrutte. «Madri, padri, figli, giovani promesse strappate alla vita da una violenza cieca e inaudita». Ha detto Silvia Ruotolo. Ciascun nome pronunciato da Clemente è stato come un pugno nello stomaco, una ferita riaperta sulla coscienza collettiva.

«Nel nostro territorio si combatte una vera e propria guerra civile a bassa intensità», ha sottolineato figlia di Silvia Ruotolo, un’altra vittima innocente della camorra. «Abbiamo il dovere di ricordare ogni singola vittima, perché i nomi non sono numeri. Dietro ogni nome c’è una storia, un volto, un futuro cancellato».

Le parole di Clemente hanno toccato profondamente i presenti, che hanno ascoltato con commozione e partecipazione. Al termine della lettura dei nomi, un lungo e fragoroso applauso ha riempito la sala, un omaggio commosso a tutte le vittime e un monito per il futuro. Napoli, ferita ma non arresa, continua a lottare per la legalità e per la giustizia, ricordando sempre coloro che hanno pagato con la vita il prezzo di questa battaglia.

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