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Le code per gli imbarchi sullo Stretto sono oramai un lontano ricordo a Villa San Giovanni; la sindaca Caminiti spiega le novità con dati alla mano


I RALLENTAMENTI sull’Autostrada del Mediterraneo e le code agli imbarchi di Villa San Giovanni per attraversare lo Stretto potrebbero essere presto un ricordo. La buona notizia è quella che arriva dalla cittadina sullo Stretto: quest’estate per gli automobilisti, attese solo nella giornata del 10 agosto e non hanno mai superato l’ora e mezza. Questo è stato possibile grazie alla rinnovata collaborazione tra le compagnie di navigazione (la privata Caronte & Tourist e la Bluferries delle Ferrovie dello Stato) le istituzioni e le forze dell’ordine, sia di Messina che di Villa San Giovanni. Il protocollo messo in opera ha permesso, infatti, l’implementazione di un piano strategico che ha significativamente ridotto le congestioni del traffico urbano.

Alla luce di questi nuovi dati sulla mobilità nello Stretto, acquisiscono minore solidità le argomentazioni di coloro che sostengono la necessità di realizzare il Ponte anche per far fronte alle difficoltà dovute agli ingorghi. Le stesse argomentazioni portate dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini al Meeting di Rimini di fine agosto, dove ha rimarcato la sua determinazione ad andare avanti sull’opera «per garantire a milioni di italiani di poter lavorare, viaggiare e studiare senza attendere ore sotto il sole un traghetto».

IMBARCHI SULLO STRETTO, A VILLA NIENTE CODE MA MOLTE NOVITA’

La realtà descritta dagli amministratori locali, però, è molto diversa. La sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti afferma: «Il flusso di traffico è stato continuo durante tutti i fine settimana ma la vera fase di emergenza si è verificata solo il sabato prima di Ferragosto ed è durata circa nove ore. La vera novità, però, è stata la gestione diversa rispetto al passato». Al tavolo della Prefettura sulla viabilità, infatti, si è deciso di cancellare la cosiddetta seconda fase di emergenza «facendo scattare subito la terza fase già con i tempi di attesa che prima erano della seconda. – spiega Caminiti – Abbiamo anticipato la fase di emergenza 3 appena abbiamo visto che ci si avvicinava all’ora e mezza di attesa, mettendo in atto una serie di azioni utili a ottimizzare la gestione del traffico: chiusura degli svincoli autostradali e partenza della “bigliettazione promiscua”».

SI PARTE CON LA PRIMA NAVE DISPONIBILE

Quest’ultima prevede la possibilità per i viaggiatori di partire con la prima nave disponibile qualunque sia il biglietto di cui sono in possesso (sia esso della Bluferries o della C&T).
«Anche la stessa fase tre è stata gestita diversamente perché lo svincolo di Viale Italia è tornato presidio della nostra Polizia municipale – prosegue la sindaca – ed è stato usato un ledwall che ha smistato tra i piazzali a mare e l’autostrada il flusso di traffico in base alle esigenze».
I servizi di trasporto marittimo che fanno la spola tra le due rive dello Stretto non dispongono di report che riguardano i tempi di attesa complessivi, tuttavia, i dati di Caronte & Tourist trovano riscontro in quelli del Comune, poiché affermano: «Durante i weekend di agosto, il tempo medio di imbarco dei passeggeri con auto al seguito da Villa San Giovanni è stato di circa 30 minuti, calcolando l’intervallo temporale dal momento dell’emissione del biglietto al terminal Agip fino al check-in di andata.

L’AUTOMAZIONE DEI PIAZZALI, L’INCREMENTO DELLE NAVI E LA BIGLIETTERIA ONLINE

«Nei giorni di maggiore affluenza come il 10 e il 18 agosto, caratterizzati da un vero e proprio “esodo”, il tempo massimo di attesa per l’imbarco ha raggiunto solo in alcuni casi 45 minuti. A Messina i tempi di imbarco dall’ingresso del terminal di Rada San Francesco sono sempre rimasti tra i 15 e i 30 minuti. – proseguono dal gruppo C&T – Tempi d’attesa senz’altro ridotti grazie anche alle politiche e le procedure attentamente studiate e applicate».
Nei weekend da “bollino nero”, infatti, la compagnia ha messo a disposizione fino a otto navi in servizio che hanno permesso partenze continue, spesso anche contemporanee, con fino a 3 navi in partenza simultanea. Tra gli altri provvedimenti, insieme all’automazione dei piazzali, previsti dalla compagnia anche «la digitalizzazione dell’emissione dei titoli di viaggio, tramite la nuova piattaforma di booking. Un ulteriore alleggerimento delle biglietterie (21% dei ticket acquistati tramite canali online) insieme alla possibilità di acquistare presso le 30.000 tabaccherie PuntoLis presenti in tutte le città di Italia un biglietto “open” (ovvero senza una data di partenza specifica da rispettare e validi dal momento della partenza)».

Se fino all’agosto 2023, dunque, nei giorni dell’esodo si registravano tempi di attesa fino a tre ore, lo scenario non si è ripetuto nell’agosto 2024, anche grazie ai numerosi mezzi messi a disposizione (10 in tutto, tra i due vettori, che hanno fatto la spola senza sosta). «Ma la vera svolta arriverà solo con lo spostamento del Porto a Sud – precisa Caminiti – che ridurrebbe ulteriormente i tempi di attesa. Utilizzare come propaganda per il Ponte i ritardi agli imbarchi proprio il primo anno in cui sullo Stretto si è viaggiato senza emergenza è davvero paradossale».

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