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Roma, 7 ott. (askanews) – Eloquente battuta “fuori sacco” del presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, durante la cerimonia di suono della campanella alla Borsa di Francoforte, oggi assieme alla Commissione europea. Dichiarazioni in cui si potrebbero intravedere segnali che in Germania, quantomeno dal settore finanziario, non è così granitica l’opposizione all’idea quantomeno di prolungare le emissioni di titoli di debito comuni Ue.

Si celebrava appunto il successo delle emissioni di titoli comuni Ue nell’ambito dei programmi volti a finanziare i Pnrr. “Dal 2021 – ha rilevato Nagel – la Commissione ha emesso bond sotto il programma temporaneo Next Generation Eu e questo continuerà fino al 2028”.

Ma a quel punto il numero uno della Bundesbank ha fatto una breve disgressione rispetto al testo del discorso. “E forse (proseguiranno) un pochino oltre il 2028, vedremo. Ma questo non è per la Stampa”, ha scherzato (l’evento era pubblico ed era anche trasmesso in streaming via internet).

Nagel ha rimarcato che il volume totale dei titoli pubblici che verrà emesso nell’ambito del programma Nex Generation Eu raggiungerà gli 800 miliardi di euro. “Quindi l’Unione europea è destinata a diventare un protagonista importante del mercato dei titoli di Stato, per un certo periodo di tempo”, ha detto.

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