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Roma, 5 ott. (askanews) – Forza Italia non fa a tempo a presentare a Milano, con il suo segretario nazionale Antonio Tajani, che tra l’altro ribadisce più di una volta che la proposta è già stata inviata ai capigruppo di maggioranza, lo Ius Italiae – l’iniziativa azzurra sulle nuove regole per ottenere la cittadinanza italiana – che subito, si direbbe quasi in contemporanea, Pontida risponde. Alla kermesse leghista, infatti, si alzano, da parte dei giovani che fanno il loro ingresso sul pratone, cori ingiuriosi all’indirizzo di Tajani mentre uno striscione recita “Ius scholae in vista, Tajani scafista”.
I capigruppo di Forza Italia a Senato e Camera Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, che hanno presentato con Tajani la proposta – che prevede l’ottenimento della cittadinanza, su richiesta, dopo dieci anni di scuola in Italia -, stigmatizzano le “dichiarazioni ottusamente ingiuriose” bollando come “ignoranti” gli autori e chiedendo alla “dirigenza della Lega di prendere le distanze da tali inqualificabili parole”.
E’ quindi il leader della Lega Matteo Salvini a chiedere “scusa” e a parlare degli autori dei cori come di “quattro scemi” perchè, sottolinea, “ogni alleato è un amico, è un fratello, i problemi semmai stanno a sinistra”.
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