X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Dallo scavo clandestino di un imprenditore, è stata scoperta una rara chiesa medievale dell’XI secolo, nascosta nel centro storico di Napoli.


NAPOLI- Una scoperta archeologica di straordinaria importanza è avvenuta a Napoli, nel cuore della città nascosta sotto terra, è stata rinvenuta una chiesa medievale risalente all’XI secolo. Un tesoro inestimabile, rimasto sepolto per secoli e ora riportato alla luce “grazie” agli scavi clandestini di un imprenditore.

Sembrerebbe che l’uomo stesse effettuando in segretezza degli scavi dei locali terranei nella sua disponibilità e là si è trovato davanti a uno storico luogo di culto.
Le autorità sono intervenute tempestivamente, sequestrando l’area e arrestando l’imprenditore. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, coadiuvati dalla Procura di Napoli, hanno avviato un’indagine approfondita. La chiesa scoperta , perfettamente conservata, presenta degli affreschi e sarebbero emersi anche parte della pavimentazione in marmo bianco.

La chiesa, databile all’XI secolo, si trova a circa otto metri di profondità. Attualmente è visibile un’abside semicircolare affrescata, in discreto stato di conservazione. Qua, è parzialmente identificabile l’iconografia del Cristo in trono con al di sotto decorazioni a velarium ed una iscrizione dedicatoria in parte già decifrata.
L’eccezionalità della scoperta restituisce al patrimonio pubblico i resti di un raro esempio di arte medievale di XI secolo. La cui decorazione riscontra delle similitudini con il vicino Sacello di Sant’Aspreno e si aggiunge alle non numerose testimonianze pittoriche del periodo medievale sul territorio nazionale.

LA CHIESA MEDIEVALE DEL XI SECOLO SCOPERTA A NAPOLI É PATRIMONIO INESTIMABILE

Le indagini si sono avvalse delle competenze e contributo tecnico e operativo della Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. Ispezionati numerosi locali di proprietà dell’imprenditore, nel centro storico di Napoli, e sequestrati anche altri cunicoli sotterranei oggetto di scavi clandestini, pertinenti alle fondamenta di un palazzo settecentesco vincolato quale bene culturale di particolare interesse storico-artistico.

All’imprenditore napoletano sono stati inoltre sequestrati circa 10.000 frammenti ceramici di natura archeologica di epoca romana e medievale. Gli investigatori ipotizzano che sarebbero provenienti dal settore suburbano dell’antica città di Neapolis, riconducibili anche ad altre aree non esplorate nel corso delle attività investigative. Sono stati inoltre sequestrati 453 reperti archeologici integri di epoca romana, tra cui crateri a figure rosse, anfore, lucerne e pipe in terracotta, monete di epoca romana e medievale. Il materiale recuperato e l’intera area sotterranea in sequestro, saranno oggetto di ulteriori indagini ed approfondimenti scientifici. Verranno eseguite di concerto con la competente Soprintendenza Archeologica della città di Napoli. Questo al fine di consentire la messa in sicurezza dei locali, la loro tutela e conseguente valorizzazione.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE