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Franco Alfieri

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Il sindaco e presidente della provincia di Salerno Franco Alfieri è stato arrestato insieme ad altre cinque persone per corruzione.


SALERNO- Uno scossone travolge l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum e l’amministrazione provinciale di Salerno. Il sindaco Franco Alfieri nonché presidente della provincia salernitata, esponente del Partito Democratico, è stato arrestato stamane, 3 ottobre 2024, dai finanzieri di Salerno. L’accusa per lui è: turbata libertà degli incanti e corruzione. L’ordinanza applicativa di misure cautelari è scattata anche per altri cinque indagati a cui viene contestato, a vario titolo, i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

L’inchiesta, condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno, ha riguardato alcune procedure di affidamento di lavori. In particolare, sotto indagine ci sarebbe quella relativa all’intervento di adeguamento, ampliamento e efficientamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione a Capaccio Paestum. Ma anche quella relativa ai lavori di adeguamento dell’illuminazione stradale del Comune, con l’uso di led e sistemi automatici di telegestione del flusso luminoso. Entrambe le gare, bandite dal Comune, sono state vinte dalla Dervit Spa. Secondo la ricostruzione accusatoria, gli indagati a vario titolo si sarebbero spesi per favorire l’azienda nella aggiudicazione dei lavori.

FRANCO ALFIERI ARRESTATO A SALERNO CON ALTRE CINQUE PERSONE

La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata disposta per la sorella del presidente della provincia di Elvira Alfieri, legale rappresentante della Alfieri Impianti S.r.l. Disposti i domiciliari anche per Vittorio De Rosa ed Alfonso D’Auria, rispettivamente legale rappresentante e procuratore speciale della Dervit spa. Ai domiciliari è finito anche Andrea Campanile, dipendente del comune di Capaccio facente parte dello staff del sindaco, e di Carmine Greco, responsabile tecnico del comune di Capaccio nonché Rup dei procedimenti che riguardano le contestazioni.  Inoltre, i finanzieri hanno proceduto anche al sequestro, nella forma diretta e per equivalente, di un importo superiore ai 543mila euro. 
   

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