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Roma, 30 set. (askanews) – L’Associazione dei professionisti di golf italiani scrive un’altra pagina della sua tradizione agonistica. Da domani in campo il PGAI Championship, torneo che compie 47 anni e mette in campo i migliori, chi sta crescendo nei tour minori, chi ha giocato e vinto in quelli maggiori. In tanti anni, mai il titolo aveva raccolto la sfida del Golf Nazionale, alle porte di Roma. Proprio dove si decide ogni anno della carriera di ogni professionista, essendo questa la sede della Scuola Nazionale di Golf: un test di golf giocato sulle diciotto buche impegnative, i corsi delle tante materie da studiare, gli esami per l’abilitazione. Un ritorno per tutti, dunque, che vuole onorare un tracciato bello e difficile, disegnato in una campagna mossa, tra erbe incolte e querce secolari, che sa essere anche spietato nelle sue condizioni più aggressive. Qui occorrono potenza e strategia, poi i green velocissimi aprono una partita ancora più complessa. Un test all’altezza del flagship event di PGA Italiana. In campo 91 giocatori, che dopo 36 buche lasceranno spazio ai primi trenta per il terzo giro decisivo. Ci sarà il defender Jacopo Vecchi Fossa, che di titoli assoluti ne ha già due in tasca, vinti ad Antognolla (Perugia) nel 2019 e a Parma lo scorso anno. Tenta il terzo titolo anche Andrea Maestroni, mentre puntano alla doppietta Massimo Florioli, Andrea Perrino, Andrea Rota, Luca Cianchetti e Gregory Molteni. Il montepremi è di 50 mila euro, con una prima moneta di 7.250 euro. L’evento si apre domani con una giornata di festa insieme ai giocatori dilettanti, per una pro-am (in team di quattro) e una grigliata con musica

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