I migranti arrivati a Vibo
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Questa mattina, dopo mesi di tregua, è nuovamente attraccata presso la banchina “Bengasi” del porto di Vibo Marina la nave “Acquarius” della Ong – Medici senza Frontiere. A bordo uomini, donne e bambini, tutti recuperati nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia e di fronte le coste della Libia.
I profughi, come sempre, risultano essere di varie nazionalità ma, la maggior parte, proviene da Africa sub-sahariana, Eritrea e Somalia. Nel dettaglio, le operazioni di sbarco hanno riguardato 111 donne di cui 15 incinte (una delle quali in precarie condizioni fisiche), 90 minori non accompagnati e 487 uomini adulti, con 20 degli stessi che presentano pesanti segni di maltrattamenti subiti presumibilmente durante la prigionia nelle carceri libiche.
Ad attenderli, come di consueto, la macchina organizzativa preparata dalla Prefettura di Vibo Valentia e composta da forze dell’ordine, Suem 118, Protezione civile ed altre associazioni umanitarie del territorio vibonese.
Nel porto si sono svolte le operazioni di screening sanitario da parte del personale medico presente in loco mentre, di seguito, i profughi verranno trasferiti nei vari centri di accoglienza predisposti su tutto il territorio nazionale secondo un piano di riparto gia’ programmato dal Ministero dell’Interno. Nel Vibonese, a norma di legge, resteranno solo i minori non accompagnati.
Altro sbarco, anche se più piccolo, si è verificato nel Reggino. Un gruppo di 48 migranti, composto in prevalenza da famiglie di siriani, iracheni ed iraniani, alcune delle quali con figli neonati, è stato scoperto la notte scorsa su una spiaggetta alla qualle si accede solo via mare nel territorio del comune di Seminara, sulla costa tirrenica.
Dopo essere stati recuperati, i migranti – giunti a bordo di una piccola barca in legno – sono stati portati in una palestra a Palmi per essere rifocillati. I migranti saranno anche sentiti dalla forze dell’ordine sopratutto per capire da dove siano partiti e come siano arrivati sulla costa tirrenica, solitamente al di fuori di quelle usate dai trafficanti di esseri umani.
Intanto, sabato mattina, nel porto di Reggio Calabria, è in programma l’arrivo della Guardia costiera “Diciotti” con a bordo 764 migranti, di cui 555 uomini, 97 donne e 112 minori, provenienti da Pakistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Sudan, Libia, Bangladesh, Ciad, Guinea, Algeria, Egitto, Mali, Costa d’Avorio, Nepal, Marocco, Ghana, Camerun, Kenia, Niger, Senegal, Sierra Leone, Etiopia, Sri Lanka, Iemen, Siria, Giordania e Libano. Sulla nave vi sono anche 8 salme.
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