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Roma, 12 set. (askanews) – Protesta dei deputati di Alleanza Verdi sinistra in aula alla Camera dopo l’approvazione con 163 sì, 116 contrari e 2 astenuti dell’articolo 15 del ddl sicurezza che rende facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno. I parlamentari hanno alzato cartelli con lo slogan “Fuori i bambini dalle sbarre”. Tra i banchi del governo è presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

L’articolo 15 modifica gli articoli 146 e 147 del codice penale, rendendo facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno e disponendo che le stesse scontino la pena, qualora non venga disposto il rinvio, presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Inoltre è previsto che l’esecuzione non sia rinviabile se sussiste il rischio, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti.

Nel corso dell’esame in aula alla Camera è stato approvato un emendamento della Commissione che prevede che entro il 31 ottobre di ciascun anno il governo presenti al Parlamento una relazione sull’attuazione delle misure cautelari nei confronti delle detenute madri. Una norma frutto del compromesso in maggioranza che ha portato al dietrofront di Forza Italia sulla questione: inzialmente i forzisti infatti volevano il ripristino del differimento di pena quanto meno per le donne con figli fino a un anno. Secondo il Pd si tratta di una norma “irrilevante” perché esiste già una legge per il monitoraggio delle misure detentive”, la legge n.47 del 2015.

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