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Roma, 11 set. (askanews) – Da residuo industriale a risorsa preziosa: all’interno del sito produttivo di Ontex Manufacturing Italy, in collaborazione con Omnisyst, la polvere di cellulosa, un residuo generato dalla produzione di pannolini precedentemente gestito tramite il recupero energetico con costi associati, viene ora valorizzata come sottoprodotto. Il primo carico di cellulosa è già stato destinato alla lombricoltura nelle scorse settimane, dove verrà convertito in fertilizzante naturale per colture biologiche. Questo processo ha eliminato i costi di gestione come rifiuto e massimizzato il riutilizzo delle risorse.
Nell’ambito del Green Deal Europeo, che punta alla neutralità climatica entro il 2050, questo progetto innovativo applica i principi della simbiosi industriale, un modello di collaborazione tra aziende in cui il residuo di una produzione diventa una materia prima per un’altra. Sempre più industrie stanno adottando i modelli dell’economia circolare per gestire i propri residui di produzione, una scelta che genera valore economico, ambientale e reputazionale.
Protagonista di questa iniziativa è la sede italiana di Ontex, a Ortona. L’azienda con casa madre in Belgio è leader nel settore dei prodotti per l’igiene personale, con impianti produttivi in tutto il mondo e produce una vasta gamma di articoli, inclusi pannolini per bambini, prodotti per l’igiene femminile e pannoloni per adulti.
A questo proposito, Elise Barbé, Group Sustainability Manager di Ontex, afferma:
“In Ontex ci impegniamo a introdurre la sostenibilità in ogni prodotto che sviluppiamo. Essendo un’azienda produttrice, generiamo anche rifiuti, ma la nostra strategia si basa su tre fasi principali: evitare la creazione di scarti in fase di produzione, riutilizzare i residui e riciclare la parte residua. Questo progetto rappresenta un’iniziativa straordinaria per il riutilizzo degli scarti, che sosteniamo pienamente”.
Omnisyst, azienda con trent’anni di esperienza nella gestione circolare dei residui industriali, partecipata dal Green Transition Fund di Algebris, utilizza tecnologie avanzate per monitorare e ottimizzare i processi di gestione dei residui industriali.
Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst, dichiara:
“Questo progetto esemplifica come le aziende possano integrare pratiche sostenibili nei loro processi produttivi, creando valore aggiunto dai loro residui e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale”.
Il progetto di lombricoltura, sviluppato dall’azienda agricola La Terra di Gaia per il primo carico, prevede l’utilizzo di lombrichi per trasformare la polvere di cellulosa in humus di alta qualità, un fertilizzante biologico. Il sottoprodotto viene prima posto all’interno della serra e poi miscelato con una deiezione di asino nella lettiera, dove i lombrichi si nutriranno del composto, trasformandolo in humus di lombrico.
Antonio Cafagna, District Manager di Omnisyst, aggiunge:
“I vantaggi per Ontex sono molteplici. In passato, gestivamo già gli scarti in maniera sostenibile attraverso il recupero energetico, ma affrontavamo comunque dei costi. Grazie a questo nuovo approccio basato sulla simbiosi industriale, siamo riusciti non solo ad annullare i costi di recupero, ma soprattutto a trasformare un residuo in un sottoprodotto prezioso per altre produzioni. Questo ci permette di portare ulteriori benefici all’ambiente, promuovendo un modello di economia circolare che valorizza ogni risorsa”.
Negli ultimi sei anni, Ontex si è affidata a Omnisyst per la gestione dei residui di produzione, ottenendo risultati significativi in termini ambientali, operativi ed economici. Grazie a questa collaborazione, l’azienda ha raggiunto il 100% di recupero degli scarti, ha digitalizzato completamente la gestione dei rifiuti, ha ridotto il numero di viaggi per ogni codice EER, ha migliorato la differenziazione degli imballaggi misti e ha neutralizzato il totale delle emissioni di CO? derivanti dal trasporto rifiuti. Questi risultati testimoniano l’impegno di Ontex verso una produzione sempre più sostenibile.
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