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La sede della Casa delle Tecnologie Emergenti a San Rocco

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La qualità dell’aria a Matera, tra Sassi e centro, viene controllata col gemello digitale attraverso 14 sensori. E’ la novità sul lavoro nella Casa delle Tecnologie emergenti a San Rocco


Un monitoraggio dei parametri ambientali della città di Matera grazie alla presenza di 14 sensori installati nel 2023 tra centro storico e Sassi è possibile già oggi a Matera grazie al lavoro fatto dal gemello digitale con la Casa delle Tecnologie. Una novità sconosciuta che può produrre importanti risultati in termini di monitoraggio ambientale cittadino, un elemento richiesto e sollecitato da non poco tempo e che con le nuove tecnologie è diventato anche più semplice da realizzare.

A sottolinearne l’utilità sono i consiglieri Paterino e Di Lecce che spiegano come “Matera capitale della cultura 2019 è tra le prime città europee ad avere il proprio il gemello digitale. Si tratta di un integrazione multisistemica e multidisciplinare per sviluppare simulatori complessi che possano mettere a sistema tutte le componenti della smart city: la mobilità, il sistema ambientale, il sistema morfologico della città per costruire una governance urbana in linea con gli obiettivi di sostenibilità.

A MATERA LA QUALITA’ DELL’ARIA MONITORATA DAL GEMELLO DIGITALE CON 14 SENSORI

Grazie a una serie di sensori già installati nel 2023, sono 14 tra il centro storico e i rioni Sassi , in fase di sperimentazione, i cui dati al momento sono accessibili solo agli addetti al progetto, è possibile monitorare una serie di parametri ambientali che hanno a che fare con la qualità dell’aria (PM1, PM2,5, PM10, (polveri sottili) CO,(monossido di carbonio) NO,(ossido di azoto) NO2,(biossido di azoto) e altri elementi oltre che la temperatura e umidità dell’aria, i livelli di precipitazione, pressione atmosferica, oltre a sensori di mobilità veicolare e pedonale ) che, terminata la fase di sperimentazione questi dati potrebbero essere messi a disposizione dei cittadini attraverso i pannelli a messaggio variabili presenti in città.

Dati utili per consentire anche alla amministrazione comunale per prendere decisioni necessarie per conseguire un miglioramento della qualità della vita dei cittadini , aumentare l’efficienza energetica , che in buona sostanza consentano di vivere la città in modo più sostenibile e a misura d’uomo. Un percorso portato avanti grazie al lavoro” concludono i due consiglieri “dell’Amministrazione comunale e dell’ex assessore Cotugno che vogliamo sottolineare per l’importanza e l’utilità”.

I DATI SARANNO DIVULGATI A FINE PROGETTO

Dati che al momento non sono accessibili ma che potranno esserlo a conclusione del progetto e che permetteranno di affrontare meglio anche tematiche storiche sulle condizioni di inquinamento dell’aria cittadina che in qualche modo sono rimaste in sospeso all’interno di un lavoro mai completato dell’osservatorio ambientale che pure aveva messo in passato risorse per poter avviare un monitoraggio ambientale della situazione e un osservatorio che evidentemente con il gemello digitale diventerà più facile realizzare.

“Quello che dovrà essere valutato a questo punto è il lavoro non solo nel breve e medio periodo ma anche nel lungo periodo che questo tipo di tecnologie presenti a Matera possono garantire e che non potrà esaurirsi con la conclusione del progetto della Casa delle Tecnologie emergenti ma che dovrà trovare nuove opportunità e risorse per dare continuità a questo tipo di interventi che sono utili anche per comprendere alcune situazioni storiche che interessano la città” concludono Paterino e Di Lecce.

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