L'ospedale di Crotone
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Lo strano caso di un paziente dell’ospedale di Crotone rifiutato da Psichiatria, si aggira nudo in Geriatria e per la città
CROTONE – Da una settimana un paziente con gravi disturbi comportamentali è ricoverato nel reparto di Geriatria dell’ospedale San Giovanni di Dio. Ma, nonostante continui a vagare nudo per le stanze e ad allontanarsi per ore, sempre nudo, dalla struttura sanitaria perché, dice, non sopporta il caldo, non viene trasferito in Psichiatria. La primaria di Geriatria, Rosanna Patarino, ha scritto più volte al commissario dell’Asp, Antonio Brambilla, e al direttore sanitario, Pasquale Mesiti, per segnalare l’incompatibilità del paziente con il trattamento in un reparto “aperto” ma nessun provvedimento è stato adottato.
Oltre che ad aggirarsi nudo in un reparto misto, con pazienti anche di sesso femminile, è stato anche sorpreso a urinare in corsia. Più volte è stato rintracciato da polizia e carabinieri per la città e riportato in ospedale. Più volte gli infermieri e gli operatori socio-sanitari, non senza fatica e con l’ausilio dello psichiatra di turno, lo hanno riaccompagnato nella sua stanza mentre si aggirava completamente nudo e con zaino in spalla.
CROTONE, PAZIENDE DELL’OSPEDALE SI AGGIRA NUDO PER IL REPARTO: RIFIUTO DA PSICHIATRIA
Il paziente, un 65enne reduce da ictus, peraltro già seguito dal Csm (Centro di salute mentale) per un trascorso di aggressioni, è un ex dipendente dell’Asp attualmente non in servizio per la sua patologia di carattere organico e non psichiatrico. E questa è la motivazione per la quale la primaria di Psichiatria, Letizia Tiano, non lo accetta. Ritenendo che la sua patologia sia appunto di natura organica. Per la primaria di Geriatria si tratta, però, di un atteggiamento «incomprensibile» e «pregiudizievole» per lo stesso paziente. Tutto segnalato ai vertici dell’Asp che però non interviene.
MANCATA VIGILANZA
In questo limbo decisionale la dottoressa Patarino incontrerà il risk manager dell’ospedale, Massimo Rizzo, per una valutazione del caso che sta creando disagi all’interno del reparto. Il paziente ha problemi internistici ma la difficoltà principale per la dottoressa Patarino è quella della gestione poiché non può dedicare un infermiere o un oss esclusivamente a vigilare sul caso. Attualmente sono 31 i pazienti del reparto, 3 gli infermieri e 2 gli oss in servizio. I familiari del paziente minacciano di denunciare i sanitari per mancata vigilanza perché il loro caro si allontana continuamente dall’ospedale. Per legge, i maniglioni anti panico non possono essere bloccati dall’interno e quindi il paziente scappa praticamente tutti i giorni, più volte al giorno.
SITUAZIONE INGOVERNABILE, UN INFERMIERE AGGREDITO
Una delle volte in cui è stato recuperato dalle forze dell’ordine fuori dall’ospedale era completamente bagnato perché pioveva. Addosso aveva soltanto una canotta e un paio di ciabatte. Non portava neanche gli slip. La situazione, secondo quanto denunciato dalla primaria di Geriatria, è ormai ingovernabile e il paziente rischia di finire sotto un’auto. I trascorsi per precedenti aggressioni dovrebbero indurre, a suo avviso, i vertici dell’Asp ad una più prudente e ponderata decisione che sarebbe quella di trasferire il paziente in Psichatria, anche temporaneamente, in attesa che venga individuata una struttura di riabilitazione. Nelle more, la dottoressa Patarino si è comunque impegnata a seguire il paziente anche in ambiente psichiatrico.
Intanto, l’uomo, dopo essere stato più volte intercettato dalle guardie fuori dal San Giovanni di Dio, ha aggredito un infermiere. L’operatore sanitario per i traumi riportati alla spalla e al rachide è stato giudicato guaribile in dieci giorni.
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