Il momento in cui la statua di San Rocco rischia di cadere
2 minuti per la letturaMomenti di forte apprensione nel piccolo borgo di Acquaro quando la statua di San Rocco ha rischiato la caduta durante la processione. Immediato l’intervento dei fedeli che hanno supportato i portantini
VIBO VALENTIA – Momenti di apprensione, quelli vissuti dalla comunità di Acquaro, durante la processione religiosa della statua di San Rocco, svoltasi nei giorni scorsi, con l’effigie del santo, una volta uscita dalla chiesa, che ha infatti rischiato la caduta a seguito del distacco di una delle aste di legno che ne consentono il trasporto da parte dei portantini. Che fosse successo qualcosa lo si era capito anche da chi stava a qualche decina di metri dall’episodio dopo aver notato che la banda aveva improvvisamente smesso di suonare.
La scena, immortalata dai cellulari dei presenti, è finita ovviamente sui social, nella quale si nota ad un certo punto la statua piegarsi vistosamente verso destra e i presenti intervenire immediatamente per evitare la caduta prestando supporto ai portantini. Contestualmente, altri fedeli hanno preso un bancone dall’interno della chiesa sul quale hanno adagiato la struttura per consentire la riparazione dell’asta. Le operazioni, andate avanti diversi minuti, hanno determinato una sospensione del rito, poi ripreso normalmente.
STATUA RISCHIA LA CADUTA DURANTE LA PROCESSIONE AD ACQUARO: ALCUNI PRECEDENTI NEL VIBONESE
Una vicenda a lieto fine, dunque, contrariamente a quanto avvenuto in altri luoghi, anche del Vibonese, in cui appunto l’epilogo è stato nefasto, come ad esempio a Pizzoni qualche anno addietro, mentre meglio era andata a San Calogero e in una frazione di San Gregorio. In quest’ultimo Comune, in particolare per alcuni è sembrato quasi di vivere un déjà vu. Nella prima metà degli anni ’90, infatti, in un’altra frazione del paese, Zammarò, in occasione dell’Affruntata avvenne la caduta della statua della Madonna che rovinò per terra e quando venne rialzata era praticamente decapitata tra la costernazione della popolazione, per come si evince chiaramente dal video girato all’epoca dal nostro corrispondente, Franco Vallone. Qui, l’evento religioso che richiama migliaia di persone si celebra nella domenica successiva a quella di Resurrezione.
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