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Saverio Strati

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La Regione taglia i fondi a disposizione per le celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Saverio Strati, il sindaco di Sant’Agata del Bianco: «Se li tenga pure»


SANT’AGATA DEL BIANCO – Tra cinque giorni è il centenario della nascita dello scrittore Saverio Strati. Conferenze stampa per annunciare la nascita di comitati sono state convocate quasi un anno fa, con tanto di foto di rito alla Cittadella regionale. Annunci che lasciavano intendere una forte volontà di dare finalmente il giusto valore ad un grande calabrese, uno tra i più grandi scrittori italiani, originario di Sant’Agata del Bianco, piccolo centro ai piedi dell’Aspromonte.

L’impegno a riscattare Strati dall’indifferenza, dal silenzio e abbandono che ha dovuto sopportare in vita, soprattutto negli anni vissuti a Scandicci, fino a poco tempo prima di morire. Ma il sindaco di Sant’Agata del Bianco, Domenico Stranieri, stanco dell’andazzo nella programmazione degli eventi, a distanza di pochi giorni dalla ricorrenza, ha fatto sapere attraverso i social che «il tempo è scaduto». Qualcosa è accaduto in questi mesi di preparazione degli eventi per ricordare lo scrittore. Abbiamo cercato di capire attraverso le parole del primo cittadino del paese natale di Saverio Strati, ma anche verificando attraverso gli atti ufficiali finora prodotti e non dalla Regione Calabria.

LA DELIBERA DELLA REGIONE CALABRIA SU SAVERIO STRATI E IL NODO DEI FONDI A DISPOSIZIONE

La Giunta regionale, nella riunione del 13 settembre del 2023 su indicazione dell’allora vice presidente Giusi Princi (ora eletta all’Europarlamento), ha istituito il Comitato di coordinamento per il 100° anniversario della nascita di Saverio Strati, che ricorre il prossimo 16 agosto. «La Giunta – si legge in comunicato di quei giorni – intende valorizzare uno tra i più grandi scrittori italiani e, con Corrado Alvaro il più grande scrittore calabrese, acuto interprete dei problemi dell’emigrazione e dell’integrazione culturale. Il Comitato, assume la funzione di coordinamento delle attività poste in essere dai soggetti coinvolti e si doterà di un programma dedicato alle celebrazioni». Con lo stesso atto deliberativo è stato istituito anche il Comitato scientifico composto da professori, scrittori, ricercatori, prefatori di volumi, giornalisti, editori e rappresentanti della famiglia a cui affidare le attività intellettuali poste alla base del programma di promozione.

Il resto viene spiegato dal sindaco Domenico Stranieri: «Il 16 novembre 2023 viene convocato per giorno 28 novembre 2023 sia il Comitato di coordinamento che il Comitato scientifico per le celebrazioni dei 100 anni di Saverio Strati. Ad aprile 2024, per velocizzare i tempi (dicono!) – è sempre il primo cittadino di Sant’Agata del Bianco a spiegarlo –, si individua il Comune di Sant’Agata quale Ente che avrebbe dovuto gestire gli eventi (convegni in tutta Italia, incontri con le scuole, valorizzazione dei luoghi stratiani, messa in scena opera teatrale di Strati “Il ritorno del soldato”, recupero interviste e video di Strati, realizzazione mostra multimediale ecc..”).

IL TIRA E MOLLA SULLE PROPOSTE PROGETTUALI

Il 16 aprile 2024 il Comune di Sant’Agata invia proposta progettuale. La Regione risponde dopo 4 mesi, il 9 luglio 2024, evidenziando delle cose da rimodulare. La cifra è 500mila euro. Seguono altri incontri e l’invio di nuove proposte. L’ultima proposta, che alla Regione sembra andar bene, è del 30 luglio 2024 (sempre 500mila euro). Il 31 luglio 2024 si chiede una relazione del comitato scientifico sulla proposta del 30 luglio 2024 (che dovrà essere immediatamente approvata in Giunta per poter celebrare Strati ad agosto). Il 9 agosto 2024 viene comunicato al Comune di Sant’Agata del Bianco che la Regione deve ancora deliberare in Giunta e si chiede una nuova proposta progettuale riformulata su un totale di 250mila euro».

Insomma, l’importo doveva ridursi della metà, ormai quando tutto era pronto per partire con il programma, vista l’imminenza della giornata di ricorrenza e per il prosieguo, ormai quasi del tutto predisposto. Il sindaco Stranieri cita le continue interlocuzioni in questi giorni con la nuova assessora regionale Caterina Capponi, in quota Lega: «Ci dispiace per la nuova Assessora regionale con delega alla cultura che, in questi ultimi giorni, si è impegnata telefonandoci tante volte. Ma il tempo, secondo noi, è scaduto». È normale che chiunque, a questo punto, si ponga la domanda di come mai abbiano deciso questo drastico taglio e soprattutto da chi.

FONDI DELLA REGIONE CALABRIA PER IL CENTENARIO DI STRATI, IL SINDACO DI SANT’AGATA CI RINUNCIA E VA AVANTI

Il primo cittadino di Sant’Agata del Bianco però è deciso ad andare avanti, rifiutando qualsiasi contributo regionale, anche la somma rimodulata a metà. «L’Amministrazione comunale di Sant’Agata del Bianco – fa sapere deciso il sindaco –, ad una settimana dalla celebrazione del sopracitato centenario, comunica che non invierà più nessuna proposta progettuale alla Regione Calabria. Forse Strati sarebbe stato d’accordo con noi! Sant’Agata è abituata a realizzare eventi senza alcun finanziamento, senza protezioni, senza politici regionali di riferimento. Sant’Agata, con i suoi artisti e i suoi volontari, ha resistito alla boria di chi doveva “ridimensionarla” perché “ha alzato troppo la testa”, perché si sta “parlando un po’ troppo di questo Comune”. Rinunciamo quindi a 250mila euro e cancelliamo parte del nostro programma estivo (dal 13 agosto in poi)».

«Tuttavia, Strati sarà ugualmente ricordato. E lo faremo con la gente, senza politici, come probabilmente avrebbe preferito lo scrittore. Lo faremo senza passerelle, senza retorica, cercando di assomigliare a tutto ciò che abbiamo detto in questi anni in cui abbiamo realizzato manifestazioni culturali, incontri con le scuole, murales ed un Festival che, prendendo spunto dal cognome di Strati, si chiama “Stratificazioni”. Il 16 agosto ci vediamo nella sala consiliare del Comune di Sant’Agata del Bianco.
Strati di nuovo ferito dalla sua terra? Non è una novità – conclude il primo cittadino – E capiterà ancora ad altri. In questo pezzo di Sud in cui, alla fine di ogni battaglia, rimane sempre l’eco di qualcosa di non risolto». Ora probabilmente nelle casse regionali saranno disponibili più soldi per finanziare sagre e qualcos’altro, magari rimasti fuori da altri contributi elargiti in questo periodo dallo stesso ente. E c’è anche chi parla di un vero e proprio «scippo alla cultura».

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