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Polizia di Stato

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È di Fasano il 26enne arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato per l’incidente stradale in cui è morto il 25enne Andrea Catamerò.


FASANO (BRINDISI) – È un 26enne di Fasano, la persona arrestata questa mattina, 5 agosto 2024, per l’incidente stradale che ha tolto la vita a Andrea Catamerò. L’accusa per il 26 enne è di omicidio stradale aggravato e omissione di soccorso. Sembrerebbe, in base alle prime ricostruzioni degli inquirenti, che l’uomo quando avrebbe investito Andrea Catamerò fosse alla guida sotto effetto di droghe quali cocaina e cannabinoidi, da qua la circostanza aggravante dell’omicidio stradale. Circostanza che, comunque, dovrà essere confermata dagli accertamenti diagnostici necessari a rilevare l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

L’incidente è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì e, sempre secondo le prime ricostruzioni degli agenti della polizia, dopo l’impatto, il 26 enne sarebbe scappato senza prestare soccorso al 25enne investito. Ad ogni modo la ricostruzione precisa della dinamica dell’incidente è al vaglio degli agenti della polizia al fine di attribuire con maggiore precisione le eventuali responsabilità.

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Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Ostuni, per identificare il guidatore dell’auto che ha investito la vittima sono state rapide e serrate con l’obiettivo di risalire in tempi stretti all’identità del presunto pirata della strada. Fondamentali, in tal senso, sono state le testimonianze raccolte con i racconti dei presenti sul luogo al momento dell’incidente e le immagini delle telecamere di sorveglianza che hanno permesso, alla fine, di giungere all’identificazione dell’auto pirata.

In base alla normativa sull’omicidio stradale (articolo 589 bis codice penale), il presunto colpevole è punito con una pena da 2 a 7 anni di carcere che, in caso di aggravante derivante dall’aver usato di alcol o sostanze stupefacenti, diventa da 8 a 12 anni di carcere.

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