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Roma, 5 ago. (askanews) – Stagnazione in media per l’attività delle imprese nell’area euro a luglio, secondo le indagini presso i responsabili degli approvvigionamenti: l’indice Pmi (Purchasing managers index) relativo alle aziende del terziario è sceso al 51,9 punti, da 52,8 di giugno, secondo quano riporta S&P Global con una nota. L’indice Pmi composito sulla produzione di servizi e manifatturiero a sceso a 50,2 punti, da 50,9 di giugno, ai minimi da 5 mesi e praticamente alla soglia di neutralità (50 punti).

Secondo l’inchiesta si è ridotta ai minimi in nove mesi l’inflazione dei prezzi di vendita, malgrado le più forti pressioni dei costi, sintomo di possibile debolezza delle domanda. La fiducia è scivolata ai minimi in sei mesi.

Guardando all’indice Pmi composito, in Spagna resta a valori discreti, 53,4 punti che però sono il minimo da 6 mesi, in Italia 50,3 al minimo da 7 mesi, in Germania a 49,1 a livelli di contrazione e minimo da 4 mesi, in Francia 49.1, anche qui contrazione, ma massimo in 3 mesi.

Secondo Cyrus de la Rubia, economista della Hamburg Commercial Bank citato da S&P Global “la seconda metà dell’anno è iniziata in modo alquanto debole. La nostra previsione di crescita dell’anno dello 0,7% resta ancora cauta. Gli straordinari effetti del campionato europeo di calcio In Germania, le olimpiadi in Francia e il tour di concerti di Taylor Swift in Europa si stanno esaurendo. Quindi nel secondo semestre dell’anno, il terziario non riuscirà probabilmente a fornire una grande spinta”. E “non c’è ancora sollievo dall’inflazione” e l’aumento della pressione dei costi rende “difficile per la Bce raggiungere l’obbiettivo dell’inflazione al 2%”.

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