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Venezia, 21 lug. (askanews) – Sono stati consegnati nel corso della cerimonia a Ca’ Giustinian i due principali premi della 18esima edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, in programma fino al 3 agosto. Intitolato “We Humans”, il festival è diretto per il quarto anno da Wayne McGregor, e ha visto l’assegnazione del Leone d’oro alla carriera a Cristina Caprioli, danzatrice, coreografa, teorica sperimentale, accademica e curatrice italiana, ma da anni basata a Stoccolma, che con i suoi lavori esprime un’idea di coreografia come “discorso critico in continuo movimento”, in cui l’atto creativo non è mai disgiunto dalla riflessione. Alla Biennale Danza 2024 ha portato diversi lavori: “Deadlock”, “Flat Haze”, “Silver ” ai quali si aggiunge “The Bench”, che Cristina Caprioli stessa, facendosi mentore d’eccezione, creerà per e con i danzatori e coreografi selezionati di Biennale College. “E’ un giorno incredibile – ha detto Caprioli dal palco – e un giorno nel quale voglio ringraziare tutti quelli che lavorano ogni giorno con me”. E poi, rivolgendosi a McGregor, ha detto: “Wayne, ti sei reso conto di cosa hai fatto? Sono stata veramente veramente sorpresa, non avrei mai pensato di ricevere un premio di questo tipo”.
Il Leone d’argento è andato invece al coreografo statunitense Trajal Harrell, che ha portato le sue creazioni tanto in luoghi d’arte come in festival e teatri, fra cui MoMA, Stedelijk Museum, Biennale di San Paolo, Biennale di Gwangju, Festival di Avignone, The Kitchen di New York. Harrel ha inaugurato il festival e lo concluderà, rispettivamente con gli spettacoli “Sister or he Buried the body” e “Tambourines”. Due lavori esemplari di quella “archiviazione fittizia” con cui Harrell rigenera materiale storico e forme della danza pre-esistenti, all’insegna di una idea di “comunione” molto forte tra i danzatori e il pubblico.
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