La conferenza stampa dell'operazione Stammer
3 minuti per la letturaMILETO – Due ottobre prossimo. Questa la data della prima udienza del processo che vedrà comparire 54 persone finite nella rete tesa, lo scorso 24 gennaio, da carabinieri, Guardia di finanza e Direzione distrettuale antimafia, nell’operazione denominata “Stammer” (LEGGI LA NOTIZIA DELL’OPERAZIONE) che ha stroncato un traffico internazionale di droga che correva lungo la tratta, non certamente nuova, Colombia-Calabria.
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A disporre il giudizio immediato (che consente di superare il filtro dell’udienza preliminare in quanto vi è evidenza del materiale probatorio acquisito dall’accusa) è stato il giudice per le indagini preliminari distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè, che ha accolto la richiesta dalla Dda di Catanzaro nella persona del pm Camillo Falvo, fautore dell’indagine che ha consentito l’organizzazione composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili ai clan Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pititto-Iannello e Galati di Mileto ed al gruppo egemone a San Calogero facente capo al broker della cocaina Francesco Ventrici, con la sostanziale partecipazione di alcuni clan della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone.
Il giudizio immediato è stato disposto per i seguenti imputati:
- Francesco Ventrici, 45 anni, di San Calogero, residente a Bentivoglio (Bo), broker internazionale della cocaina e già condannato nelle operazioni “Decollo” e “Due torri connection”;
- Rosario Arcuri, detto “Saro il vecchio”, 64 anni, di Rosarno;
- Fortunato Baldo, 22 anni, di Mileto;
- Massimiliano Bufalini, 41 anni, di Supino (Fr);
- Francesco Buonvicino, 46 anni, di Mesoraca (Kr);
- Antonino Cannizzaro, 50 anni, di Rosarno;
- Gregorio Cannizzaro, 50 anni, di Rosarno;
- Giuseppe Capano, 48 anni, di Vibo Valentia, residente a Breno (BS);
- Wael Chanboura, 37 anni, libanese, residente a Forlì;
- Giuseppe Careri, 46 anni, di Rosarno;
- Rocco Cutrì, 36 anni, di Sinopoli (Rc);
- Pasquale Feroleto, 43 anni, di Lamezia Terme;
- Filippo Fiarè, 60 anni, di San Gregorio d’Ippona (Vv);
- Antonino Fogliaro, 41 anni, di Mileto, residente a Reggio Calabria;
- Antonio Grillo, 39 anni, di San Calogero;
- Giuseppe Grillo, 36 anni, di San Calogero;
- Pasquale Grillo, 68 anni, di San Calogero;
- Giuseppe Grimaldi, 36 anni, di Mesoraca;
- Domenico Iannello, 40 anni, di Mileto;
- Giuseppe Iannello, 28 anni, di San Calogero;
- Armando Galati, 63 anni, di Mileto;
- Rocco Iannello, 42 anni, di Mileto;
- Domenico Lentini, 50 anni, di Oppido Mamertina (Rc).
Presenti nel provvedimento anche i nomi di
- Fortunato Lo Schiavo, 36 anni, di Mileto;
- Giuseppe Mercuri, 58 anni, di San Calogero;
- Enzo Messina, 50 anni, di San Pietro Casale (Bo);
- Sergio Minotti, 63 anni, di Bellinzona;
- Ernesto Oliva, 55 anni, di Terranova da Sibari (Cs);
- Salvatore Paladino, 58 anni, di Rosarno;
- Massimo Pannaci, 50 anni, di Vibo Valentia;
- Giuseppe Vittorio Petullà, 59 anni, di Mileto, residente a Carate Brianza (Mb);
- Giuseppe Pititto, 25 anni, di Mileto;
- Pasquale Pititto, di Mileto;
- Salvatore Pititto, 49 anni, di Mileto;
- Massimo Polito, 34 anni, di Mileto;
- Angelo Rizzuto, 34 anni, di Palermo;
- Antonio Ruggiero, 40 anni, di Vibo Valentia.
E ancora, figurano nella lista:
- Domenico Luccisano, 36 anni, di Mileto;
- Vania Luccisano, 37 anni, di Mileto;
- Fulvio Luccisano, 30 anni, di Mileto;
- Aurelio Mandica, 37 anni, originario di Messina ma residente a Frosinone;
- Luigi Mannarino, 32 anni, di Mesoraca (Kr);
- Osvaldo Edmingo Nunez Mena, 52 anni, della Repubblica Dominicana;
- Mariantonia Mesiano, 46 anni, di Mileto;
- Carlo Mussari, 41 anni, di Marcedusa;
- Ergys Rexha, 28 anni, albanese;
- Calogero Rizzuto, 65 anni, di Palermo;
- Giuseppe Rondinelli, 39 anni, di Botricello;
- Antonio Scicchitano, 44 anni, di Botricello (Cz);
- Francesco Serrao, 50 anni, di Mesoraca;
- Domenico Stagno, 50 anni, di San Calogero;
- Antonino Nazzareno Suppa, 43 anni, di Francica;
- Antonio Massimiliano Varone, 42 anni, di Mileto.
Giudizio immediato anche per Oksana Verman (LEGGI IL PROFILO), 41 anni, ucraina residente a Vibo Valentia, legata sentimentalmente a Salvatore Pititto, divenuta collaboratrice di giustizia (LEGGI) subito dopo il blitz, che ha consentito agli investigatori di puntellare ulteriormente l’inchiesta.
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