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Sono oltre 600 gli uomini impegnati nello spegnimento dei circa 100 incendi che stanno interessando la Campania tra personale della protezione civile della Regione Campania, dipendenti della Sma Campania e volontari. La situazione è particolarmente complessa per la concomitanza di più fronti che si sono sviluppati sull’intero territorio e, in particolare, in provincia di Napoli, Salerno e Avellino. 

Sono tutti in azione gli elicotteri regionali che, in queste ore, stanno fronteggiando cinque diversi fronti: a Caserta, Montoro, Cervinara, Torre del Greco e San Pietro al Tanagro. Richiesto il supporto di mezzi aerei nazionali: stanno operando, al momento, un S64 e due canadair.
Tra le situazioni più critiche quella che si registra nell’area vesuviana: si sono uniti i due incendi che si erano sviluppati rispettivamente ad Ercolano e a Ottaviano. Al momento le fiamme sono molto alte e il fronte di fuoco si estende su circa due chilometri di lunghezza.
La Protezione civile della Regione Campania sta operando con oltre 60 persone impegnate. Per fronteggiare le emergenze sono in azione anche mezzi e uomini del presidio di Protezione Civile di San Marco Evangelista che stanno garantendo supporto con autobotti e runner.
La situazione sul territorio regionale è particolarmente critica: complessivamente sono 100 gli incendi che vedono impegnate quasi 600 persone.

Non accenna a diminuire l’allerta: il bollettino relativo alla suscettività incendi conferma per oggi e per domani una criticità Media.

“Pare un’eruzione”: l’esclamazione di un anziano signore, che da una strada panoramica di Napoli osserva il vasto incendio sul Vesuvio, da’ un’adeguata idea dell’impressionante colonna di fumo che, partendo dalle pendici del vulcano, sovrasta in pratica tutto il Golfo partenopeo.

    Da Napoli, infatti, i vari focolai convogliano tutto il fumo in un’unica ed enorme coltre grigia che sembra minacciare le case dei numerosi comuni sulle pendici del Vesuvio. L’insolito e inquietante panorama è fotografato da turisti e passanti.

    Un’immagine che ricorda effettivamente molto da vicino i dipinti prodotti durante le eruzioni.

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