L'ospedale San Carlo di Potenza
2 minuti per la letturaPOTENZA – Doppio cambio della guardia ai vertici del reparto di Neurologia e di Medicina interna in meno di una settimana.
È l’effetto indesiderato della rivoluzione che si è consumata la scorsa settimana nell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, dopo che il direttore generale Rocco Maglietta ha abolito l’antica prassi sui direttori facenti funzione, per cui spettava ai primari uscenti il diritto di scegliere tra i loro sottoposti a chi affidare la reggenza del reparto, in attesa della nomina di un successore.
Con quanto ne consegue in termini di retribuzione (circa 12mila euro all’anno in più), visibilità (da sempre ambita da chi auspica di incrementare il numero delle proprie visite private), e titoli da spendere per futuri concorsi (magari proprio da primario).
Da luglio non sarà più così e l’incarico di primario “ff” verrà affidato a rotazione, per non più di un anno, a tutti i medici in servizio nel reparto che ne hanno fatto domanda, secondo un ordine stabilito in base alla valutazione dell’esperienza dei candidati. Il nuovo corso verrà inaugurato dall’unità operativa di Farmacia dove la dottoressa Floriana Centone cederà il comando alla collega esperta Filomena Paolicelli.
Passaggio di testimone anche in Pneumologia, da Ennio Gonnella a Liliana Potenza, e Urologia, da Vincenzo Lorusso ad Angela Vita. Infine c’è il caso di Neurologia e Medicina interna, dove il 1 luglio Nicola Paciello e Rocco Paternò lasceranno la guida dei rispettivi reparti ai colleghi Giovanni Gonnella e Marisa Licchelli, che il 6 luglio faranno lo stesso con Enrico Ferrante, in arrivo da Milano, e Nello Buccianti, di ritorno a Potenza da Matera, vincitori della selezione per i posti da direttore per i prossimi 5 anni. Se si pensa che a lungo alla cooptazione dei facenti funzione da parte degli uscenti si sono sommati tempi lunghissimi per le procedure di selezione dei nuovi primari è facile intuire il malumore che serpeggia.
Anche nei reparti dove il periodo di “vacatio” è imminente e qualcuno, probabilmente, pensava di contare sul favore del vecchio capo. «Siamo intervenuti per far applicare il contratto». Spiega al Quotidiano il direttore generale Rocco Maglietta. «Di recente è successo che il primario uscente di Oculustica, il dottor Smaldone, ha indicato come facente funzioni il medico arrivato in reparto da meno tempo, appena due anni, ed è stato avvertito come uno schiaffo ai colleghi più anziani». Ma tra i critici c’è anche chi non manca di notare che proprio l’ex reparto di Maglietta, un tempo primario di Medicina legale, ha un facente funzioni da quasi 10 anni, che è stato il suo collaboratore. «Essendo il solo non si sarebbe potuta fare comunque la rotazione». Spiega il dg. «Comunque da sei mesi il bando per il nuovo primario è pronto. Stiamo aspettando solo il via libera».
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