X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

Roma, 20 giu. (askanews) – L’economia dell’area euro si sta gradualmente riprendendo e l’inflazione sta calando verso i livelli obiettivo della Bce. Le banche dell’area si sono dimostrate resilienti al forte aumento dei tassi di interesse e i rendimenti sui titoli di Stato sono rimasti moderati nonostante gli elevare l’elevato debito pubblico. “A dispetto di questi segni rassicuranti, persistono sfide rilevanti: i margini di bilancio sono diminuiti, mentre le pressioni sulla spesa potrebbero aumentare ancora. L’invecchiamento della popolazione e la crescita della produttività pesano sulle prospettive di medio termine”. E intanto l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, delle dispute commerciali commerciali e delle politiche industriali che distorcono il mercato “possono complicare ulteriormente le prospettive economiche e le politiche da seguire per una regione altamente aperta”.

Lo afferma il fondo monetario internazionale nella sua relazione conclusiva al termine delle ispezioni annuali condotte nell’eurozona.

Secondo l’istituzione di Washington queste sfide richiedono “politiche di stabilizzazione macroeconomica ben calibrate” e riforme strutturali per rafforzare l’architettura dell’Unione Europea e del mercato unico. Queste politiche possono al tempo stesso rinvigorire la crescita, migliorare la resilienza e intervenire per far fronte agli shock di una economia globale più frammentata.

Il Fmi vede rischi tendenzialmente di indebolimento per le prospettive di crescita mentre li reputa complessivamente bilanciati per l’inflazione.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE