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Bruno Bartolo

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Dopo la conclusione del mandato amministrativo, all’ex sindaco di San Luca Bruno Bartolo è arrivato l’avviso di garanzia: è indagato per reati ambientali.


SAN LUCA (REGGIO CALABRIA)- Negli uffici di piazza del Tribunale, della Procura di Locri, è stato aperto un altro fascicolo che vede indagato l’ormai ex sindaco di San Luca, Bruno Bartolo. L’avviso di garanzia è stato notificato a Bartolo, a distanza di 72 ore dalla naturale conclusione del suo quinquennale mandato amministrativo. E, questo è il quarto. Il capo d’accusa contestato è relativo a reati ambientali e nello specifico la gestione delle vasche Imhoff ricadenti nel comune di San Luca. Un’iscrizione che non arriva come un fulmine in ciel sereno.

È infatti fin dalla fine del 2023 che i carabinieri della stazione di San Luca indagano sulla rete fognaria comunale. A dicembre, proprio i militari guidati dal maresciallo capo Michele Fiorentino, hanno effettuato due blitz all’interno del palazzo municipale. Nell’ultimo i carabinieri hanno trascorso diverse ore nelle sale del palazzo comunale, sequestrarono interi faldoni contenenti atti amministrativi ma anche alcuni computer in dotazione degli uffici comunali. Tra i faldoni oltre tutta la documentazione relativa la frazione Polsi e quelli del campo sportivo “Corrado Alvaro”, c’erano anche proprio gli atti riguardanti la gestione della rete fognaria e delle tre vasche Imhoff. Le stesse vasche che nel mese di ottobre 2023 erano state oggetto di sequestro per lo stato in cui erano.
Quello notificato mercoledì a Bruno Bartolo è il quarto avviso di garanzia ricevuto nei cinque anni di amministrazione comunale.
Il primo avviso ha la data di settembre 2023 è riguarda la gestione dell’area mercantile di Polsi. Qualche giorno più tardi i carabinieri misero i sigilli ai servizi igienici dello stadio comunale “Corrado Alvaro”, quello rimesso a nuovo dal governo. In quell’occasione furono due, nel giro di pochi giorni, gli avvisi di garanzia notificati al sindaco proprio relativi lo stadio. Uno riguardante l’assegnazione dello stesso e l’altro per lo scarico fognario.

SAN LUCA, BARTOLO E QUELL’INAUGURAZIONE DELLO STADIO CON L’AGIBILITÀ MOMENTANEA

Fu quest’ultima denuncia, che riguarda i servizi igienici, la più discussa. Infatti,nel 2017 con lo slogan “per la rinascita del paese” arrivarono nel paese aspromontano da parte del Governo ben 900 mila euro. Il tutto fu possibile grazie alle richieste pressanti dell’allora commissario prefettizio Salvatore Gulli, che da anni gestiva il comune e alla prefettura di Reggio Calabria diretta all’epoca dal prefetto Michele Di Bari.
Il finanziamento servì proprio per riqualificare lo stadio, i servizi igienici e il manto erboso. L’inaugurazione dei lavori realizzati avvenne ad aprile del 2017, in una giornata che resterà nella storia del paese di San Luca, con una partita di calcio tra magistrati e nazionale cantanti. Anche quel giorno gli scarichi dei servizi igienici confluivano nella vicina fiumara, ma per l’occasione venne firmata un’ordinanza contingibile e urgente per i pubblici spettacoli. In sostanza, venne data una agibilità temporanea. Il tempo necessario per inaugurare il manto erboso con una partita memorabile ma non per darlo in uso alla cittadinanza. Quel compito aspettava al commissario prefettizio prima, e al sindaco Bartolo dopo.

LA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA A SAN LUCA

Con la conclusione del mandato elettorale di Bartolo, a San Luca nessuno si è candidato motivo per cui il comune è adesso sorretto dal commissario prefettizio. L’analisi della mancata presentazione delle liste elettorali sarà il tema all’ordine del giorno della commissione parlamentare antimafia che nei prossimi giorni si recherà a San Luca.

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