La casa dove è stato trovato il boss di San Luca
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Non mancano risvolti inquietanti nell’arresto di Giuseppe Giorgi (LEGGI LA NOTIZIA) individuato in un mini bunker dietro il camino dentro la propria abitazione e senza l’ausilio di confidenti (LEGGI LE DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE DE RAHO E DEI VERTICI PROVINCIALI E REGIONALI DELL’ARMA IN MERITO).
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Secondo quanto illustrato dagli inquirenti, infatti, al momento dell’uscita dall’abitazione del boss di San Luca un vicino di casa ha baciato la mano all’ex superlatitante Giuseppe Giorgi mentre i carabinieri lo stavano portando via.
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Una scena che offre importanti spunti di riflessione sul livello di pervasione che la ‘ndrangheta ha ottenuto nel tessuto sociale calabrese.
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Si contrappone a questa scena, però, la gioia nel cortile della caserma sede del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria dove all’arrivo delle auto con il latitante catturato e con i militari che hanno partecipato all’operazione, gli stessi carabinieri hanno iniziato a saltare e ad abbracciarsi tra loro in segno di giubilo per il risultato raggiunto.
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