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I fermati sono accusati di una serie di omicidi avvenuti tra la fine degli anni ’90 ed i primi anni duemila

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno fermato cinque persone accusate di una serie di omicidi avvenuti tra la fine degli anni ’90 ed i primi anni duemila nell’ambito della cosiddetta «faida di Platì» che contrappose all’epoca le famiglie Marando e Trimboli.

I fermi sono stati fatti in esecuzione di provvedimenti emessi dalla Dda di Reggio Calabria.

Le persone fermate sono Rosario Barbaro, di 77 anni, Saverio Trimboli (43), Rosario Marando (49), Bruno Polito (45) e Domenico Trimboli (36).

Le indagini che hanno portato ai fermi sono partite dalla scomparsa nel 2002 di Pasquale Marando. I carabinieri hanno accertato che Marando fu ucciso ed il suo cadavere fatto sparire ad opera di esponenti della famiglia Trimboli con l’autorizzazione di Rosario Barbaro, capo del «locale» di Platì, intenzionato a ridimensionare i Marando, che insidiavano la sua leadership sul territorio. La faida finì dopo l’intervento della struttura sovraordinata del «Crimine».

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