X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Roma, 28 mag. (askanews) – Le aspettative di inflazione dei consumatori nell’area euro continuano a calare e ad aprile hanno segnato i livelli più contenuti dal settembre del 2021. Lo riporta la Banca centrale europea con la sua indagine mensile, secondo cui l’inflazione percepita sulla media dei 12 mesi passati è rimasta invariata al 5%, mentre le aspettative sulla crescita dei prezzi per i prossimi 12 mesi si sono attenuate al 2,9%, a fronte del più 3% registrato a marzo.

Le aspettative di inflazione a più lungo termine, sulla media del prossimi tre anni, si sono a loro volta attenuate al 2,4%, dal 2,5% registrato a marzo. La Bce riporta livelli invariati di incertezza su queste aspettative di inflazione e un quadro abbastanza omogeneo delle stesse a seconda delle fasce di età, con una certa tendenza ad avere attese più elevate tra i più anziani.

Passando a redditi e consumi, le aspettative di crescita dei redditi sui prossimi 12 mesi sono rimaste stabili all’1,3%. L’aumento di spesa nominale percepita sugli ultimi 12 mesi si è attenuato al 6,3% ad aprile, dal 6,4% della rilevazione precedente. Le aspettative sulla crescita della spesa nominale sui prossimi 12 mesi sono rimaste invariate al più 3,6%.

Sempre secondo la Bce, i consumatori sul quadro generale dell’economia sono diventati meno pessimisti e ora si attendono un calo dello 0,8% sui prossimi 12 mesi, a fronte del meno 1,1% atteso a marzo. Sono invece leggermente salite le aspettative sulla disoccupazione, 10,9% per i prossimi 12 mesi a fronte del 10,7% indicato in media marzo.

Generalmente i consumatori continuano a prevedere una disoccupazione solo marginalmente superiore rispetto al tasso attuale percepito, che si attesta al 10,6%, e secondo la Bce questo indica un quadro di aspettative sul mercato del lavoro stabile.

Calano tuttavia le aspettative dei disoccupati di trovare un lavoro sui prossimi tre mesi, al 27,5% ad aprile dal 30,5% di gennaio, e parallelamente sono aumentate le percezioni di rischio di perdere il lavoro, al 10,6% dall’8% della rilevazione di gennaio.

Infine, guardando a prestiti e immobiliare, i consumatori si attendono che sui prossimi 12 mesi le quotazioni della loro abitazioni aumentino del 2,6%, due decimali di punto percentuale in più rispetto all’indagine precedente. Le aspettative sui tassi di interesse dei mutui dei prossimi 12 mesi sono rimaste invariate.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE