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Ennesima aggressione ad un sanitario all’Ospedale di Reggio Calabria, si tratta di una dottoressa del pronto soccorso aggredita da una donna


REGGIO CALABRIA – «Ieri sera, 13 settembre 2024, intorno alle 20.00 ancora un atto delinquenziale nei confronti del personale ospedaliero del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria».

A denunciarlo è il commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi che ha spiegato nel dettaglio l’accaduto. «Una dottoressa del Pronto Soccorso – ha proseguito – è stata aggredita da un’incivile che pretendeva di essere visitata subito. L’aggressione non ha comportato gravi danni fisici solo grazie al pronto intervento di un altro operatore sanitario». Poi, non senza una vena polemica, il massimo dirigente dell’Asp reggina ha aggiunto: «Sui danni psicologici attendo i tanti soloni che vorranno “tromboneggiare” in merito». Scaffidi ha anche spiegato che le forze dell’ordine hanno identificato l’aggressore che è una donna. «Non intendo aggiungere – ha proseguito – alcun commento. Perché già si sta parlando troppo sulla soluzione del problema, anche con sciocche invenzioni, mentre il Legislatore, che dovrebbe agire per dovere istituzionale, tace».

Scaffidi ha poi concluso precisando di aver già reso pubblico il proprio pensiero «anche in sede istituzionale nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico. Pertanto, mi limiterò soltanto a segnalare il fatto alle Istituzioni competenti affinché tengano il conto delle aggressioni, perlomeno a fini statistici. Magari il Grande ospedale metropolitano vincerà il campionato degli aggrediti».

La dottoressa è una giovane reggina aggredita da una donna di etnia rom che, secondo una prima ricostruzione, l’avrebbe presa dai capelli e sbattuta per terra. La donna pare pretendesse di essere visitata subito nonostante non le fosse attribuito un codice emergenziale. in soccorso della dottoressa è intervenuto un operatore sanitario che si è frapposto tra lei e la sua aggreditrice ed ha riportato alla calma. La dottoressa non ha voluto essere ricoverata ma è a riposo a casa scossa sotto il profilo psicologico.

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