L'aspirante sindaco Fanelli
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Conti in tasca agli aspiranti sindaci della città di Potenza. Fanelli il più facoltoso, per Smaldone la politica è l’unica fonte di reddito
POTENZA – È Francesco Fanelli il più facoltoso dei candidati sindaci di Potenza alle prossime elezioni comunali. Grazie alle indennità per l’incarico istituzionale svolto. Stessa fonte di reddito per il “civico” Pierluigi Smaldone, che a ben vedere trae dalla politica la sua unica fonte di sostentamento.
E’ quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi dei 4 aspiranti primi cittadini del capoluogo già soggette a pubblicazione obbligatoria in quanto titolari incarichi elettivi. Vale a dire l’assessore regionale uscente alla Salute, Fanelli, e i consiglieri comunali uscenti Smaldone, Vincenzo Telesca e Francesco Giuzio. A differenza della quinta candidata materializzatasi a sorpresa nell’ufficio elettorale, sabato mattina, Maria Grazia Marino, avvocata del foro potentino al debutto nell’agone politico con la lista Forza del Popolo.
Cinque aspiranti in tutto per una fascia tricolore che, dopo le ultime riforme, vale qualcosa come 105mila euro all’anno di indennità.
I “CONTI” DEI CANDIDATI SINDACI DI POTENZA: FANELLI
Il leghista Fanelli, in particolare, nella sua ultima dichiarazione all’Agenzia delle entrate, relativa all’anno di imposta 2022, ha indicato in 94.118 euro i redditi percepiti. Su questi, però risultano ritenute per 30mila euro e rotte. Dunque dovrebbe aver incassato non più di 5.500 euro mensili, al netto dei rimborsi per le spese di esercizio del mandato.
LA SITUAZIONE DI TELESCA
Staccato di oltre 30mila euro annui il secondo candidato sindaco, per redditi percepiti, che è Telesca. Anche se a livello di patrimonio immobiliare, e beni mobili registrati, Fanelli risulta nullatenente, mentre il suo rivale, sostenuto da una coalizione guidata dagli ex laici cattolici di Basilicata casa comune e del Pd, dichiara la proprietà esclusiva di 6 diversi fabbricati, inclusa la sua abitazione, più un terreno e due auto. E la comproprietà di altri 8 fabbricati e 26 terreni. Più azioni di Unicredit, Telecom e il 51% del capitale sociale di una piccola società di informatica di Potenza, la Lustan srl.
Nella dichiarazione per il 2022 Telesca ha indicato, in particolare, un reddito di 64mila euro che gli deriverebbero in massima parte dallo stipendio da funzionario della Regione Basilicata, e dai 16mila euro di compensi percepiti come consigliere comunale.
I “CONTI” DEI CANDIDATI SINDACI DI POTENZA: GIUZIO
Si fermano a 18mila euro, invece, i redditi indicati nella dichiarazione del candidato sindaco di La Basilicata possibile, Francesco Giuzio. Dichiarazione che non è possibile scaricare dalla sezione trasparenza del sito del Comune di Potenza, dove compare un’autocertificazione di esonero, ma che il consigliere ha messo a disposizione in maniera tempestiva. Dopo essere stato contattato dal Quotidiano.
Giuzio risulta proprietario unico di un singolo fabbricato. Quanto a redditi, invece, dichiara di averne percepito poco più della metà a titolo di compensi da consigliere cuminale e il resto per la sua attività di dirigente sportivo.
LA POSIZIONE DI SMALDONE
Ferma sui 18mila euro anche la dichiarazione dei redditi di Smaldone, avvocato iscritto all’Ordine di Potenza, che è sostenuto nella sua corsa alla fascia tricolore da una minicoalizione a guida Verdi e M5s.
Anche lui, a differenza di Fanelli, risulta proprietario esclusivo di un fabbricato più un’auto e un’impresa agricola, e comproprietario di un altro fabbricato.
Quanto a incassi, però, nel 2022 non va oltre i compensi per l’incarico elettivo svolto dal 2019.
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