Uno dei gatti feriti
3 minuti per la letturaCROTONE – Sulla strage di gatti in città, scattano gli esposti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone. Il primo lo ha annunciato l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa). «Una vera e propria strage di gatti a Crotone – scrive l’associazione – dove sono stati trovati in diverse zone della città otto gatti uccisi con un’arma da taglio, poi sventrati e fatti a pezzi. I gatti sono stati ritrovati in diverse zone della città calabrese e subito sono scattate le indagini per cercare i responsabili di questa carneficina». E la stessa associazione lanci alcuna ipotesi sul chi sta portando avanti questa mattanza: «Si potrebbe trattare – scrive l’Aidaa – di una azione di uno o più sadici o di una setta satanica, magari per l’iniziazione di qualche nuovo adepto. Infatti, nel Crotonese operano da anni gruppi esoterico-satanisti le cui prime notizie risalgono alla fine del 2013 quando già si parlava di messe nere e suicidi sospetti».
In merito, l’associazione animalista invita tutti «a tenere gli occhi bene aperti e a denunciare eventuali sospetti alle forze dell’ordine perché in queste settimane è toccato ai gatti, poi non si sa chi o cosa potrebbe essere preso di mira. Ovviamente non va nemmeno trascurata la pista delle bande di giovani criminali ma questa situazione con le conformazioni dei tagli e dei metodi utilizzati per uccidere gli animali indicherebbero una strada ben precisa: sadismo o satanismo».
Un altro esposto, indirizzato alla Procura ma anche alla Prefettura, sindaco ed Azienda sanitaria provinciale, è stato annunciato, previa raccolta firme allegate ancora in corso, da parte dell’Enpa e dal Comitato centro storico Krotone e da altri cittadini che si occupano, a livello volontaristico, proprio dei gatti randagi. Le due associazioni proponenti sottolineano che a proposito dei felini trovati morti «la causa della morte era riconducibile a maltrattamenti subiti dai gatti i quali sono stati trovati con gli arti fratturati piuttosto che sezionati in più parti. Nell’anno 2024 appare assurdo e paradossale doversi ancora confrontare con il fenomeno degli avvelenamenti degli animali randagi piuttosto che con maltrattamenti e l’uccisione degli stessi». Invocano dalle autorità interventi «per individuare gli autori di siffatte condotte criminali e quindi perseguirli nelle sedi preposte. Al contempo si chiede al direttore generale dell’Asp di voler potenziare il servizio veterinario dell’Asp sino ad oggi incapace di garantire interventi di soccorso tempestivi ed efficaci, ed al sindaco di Crotone di investire risorse economiche nella prevenzione del randagismo». Infine invocano «un maggiore controllo del territorio, soprattutto nelle ore notturne, e l’attivazione e/o il potenziamento della videosorveglianza pubblica che, da informazioni assunte, sembrerebbe non essere funzionante in molti quartieri della città».
Ed il neonato gruppo Movimentando si schiera accanto all’azione dell’Enpa e Comitato del Centro storico che sottolinea come «la vicenda dei gattini trovati smembrati e vilipesi, è la famosa goccia che non sarebbe mai dovuta arrivare, perché “Basta” avremmo dovuto dirlo fin dal primo segnale. Ora, non è più il tempo delle parole. Sopportare e sottovalutare anche il più piccolo atto di violenza contro un essere vivente porta ad un imbarbarimento terrificante del livello di civiltà».
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Non solo Crotone ma la maggior parte della Calabria sono per l’abbandono di gatti e cani li lasciano nelle campagne abbandonati e legato a catena o in gabbie e nessuno li fenuncia