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L'uomo mentre acquista la benzina usata per l'incendio

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REGGIO CALABRIA – Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho e dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, sarebbe il responsabile dell’incendio appiccato il 12 marzo scorso ai danni dell’automobile del parroco della chiesa di “Bocale” di Reggio Calabria.

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Si tratta di Domenico Feno Junior, 42enne arrestato in applicazione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare ai domiciliari disposta dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria, Adriana Trapani. Nell’attentato del 12 marzo, su cui ha indagato la Squadra mobile di Reggio Calabria, la vettura del parroco andò totalmente distrutta. Le fiamme, inoltre, danneggiarono la facciata di un immobile che ospita gli uffici e la casa canonica della chiesa. N

Le indagini della polizia proseguono adesso per accertare i motivi per i quali Feno ha dato fuoco alla vettura del parroco.

L’uomo, tra l’altro, è soggetto già noto alla cronache giudiziarie, vantando a proprio carico precedenti per associazione a delinquere, danneggiamento, incendio, delitti contro l’incolumità pubblica, violazione della normativa in materia di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

L’uomo nella stessa giornata è stato arrestato anche dai carabinieri nella frazione “Lazzaro” di Motta San Giovanni con l’accusa di aver dato fuoco alla saracinesca di un bar. Feno è stato bloccato dai militari del Nucleo radiomobile mentre si dava alla fuga dopo avere appiccato l’incendio. Secondo quanto è emerso dalle indagini, l’incendio sarebbe da collegare ad una vendetta messa in atto da Feno nei confronti della proprietaria e di un banconista del bar con i quali aveva avuto poco prima un diverbio. Domenico Feno, su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, è stato posto agli arresti domiciliari.

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