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Roma, 2 mag. (askanews) – Mercoledì 8 maggio torna “GuiDance”, progetto interdisciplinare creato per gli studenti della Bocconi dal coreografo del New York Theatre Ballet e Academic Fellow Marco Pelle, grazie al sostegno di Campus Life – Bocconi e Arts & Humanities.
Nell’Aula Magna Roentgen, dove i partecipanti dei corsi di teatro, canto e danza dell’ateneo milanese si uniranno in una serata unica dedicata alle performing arts, gli studenti che hanno preso parte alla masterclass di danza mostreranno – alle 20:30 in uno showcase aperto al pubblico – la loro esperienza di apprendimento della danza. “Balleranno” il lavoro alla sbarra prima di cimentarsi in una vera e propria coreografia al centro, studiata durante il percorso didattico di GuiDance.
Il tema del “recital” di quest’anno è C’era una volta in America. Il titolo della sezione di danza è Once Upon a Time in … Bocconi!, lasciando intendere che l’omaggio di chiusura del popolare corso di danza in Bocconi sarà rivolto alle grandi canzoni americane dagli anni ’50, ’60 fino ai giorni nostri.
Partendo da Elvis, passando per i Bee Gees e per l’iconico tema del film Dirty Dancing, le ragazze e i ragazzi di GuiDance si esibiranno in uno spettacolo tra sbarra e centro, coinvolgendo il pubblico. Ospite eccezionale della serata, la prima ballerina del Teatro alla Scala Antonella Albano, che si esibirà in una coreografia originale di Marco Pelle intitolata Resilience.
La masterclass GuiDance, strutturata in un corso di danza con spettacolo finale, nasce dall’idea di offrire agli studenti l’opportunità di avvicinarsi e studiare la danza classica in una zona inclusiva e priva di giudizi, senza sentirsi a disagio o inadeguati. È un percorso di apprendimento ma anche, e soprattutto, un’occasione di libertà espressiva, di ricerca della propria bellezza. Nella realizzazione del corso e dello spettacolo finale, Marco Pelle è affiancato dalla ballerina già Solista del Teatro alla Scala Beatrice Carbone.
“Credo molto nel progetto di GuiDance: promuovere la danza a tutti, in un ambiente inclusivo, privo di giudizio e di pregiudizio”, spiega Marco Pelle. “Avendo io vissuto in prima persona il pregiudizio legato al mio aver iniziato la danza molto tardi e al non aver fatto un percorso istituzionale accademico, sono molto cosciente di cosa significhi voler provare a fare qualcosa e dover combattere per il proprio diritto a esserci, a provarci, a fare esperienza in prima persona di quest’arte meravigliosa. Se guardo alla mia carriera e ai ballerini con cui ho lavorato, e alla percezione che diversi teatri hanno sul mio percorso artistico, è evidente che il pregiudizio nei miei confronti è ancora molto vivo. Ritengo, perciò, sia fondamentale creare un’opportunità libera e sciolta da esso e dalle barriere dell’esclusività. In questo la Bocconi è un terreno illuminato: non pone blocchi, non pone preclusioni. GuiDance nasce proprio da questa libertà di essere e di sperimentare. E il suo successo all’interno dei corsi extra curriculari dell’università dimostra quanto i ragazzi abbiano voglia di sentirsi liberi di esprimere il proprio lato artistico senza venire per questo giudicati”.
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