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Un secchio per l'acqua piovana tra i posti a sedere dell'aula bunker di Lamezia

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Si celebrano i più importanti processi di ‘ndrangheta della Calabria, è costata quasi 5 milioni di euro al Ministero della Giustizia, è stata inaugurata tre anni fa ma l’aula bunker di Lamezia (ubicata nell’area industriale nei capannoni ceduti dalla Fondazione Terina, ente in house della Regione Calabria, al ministero della Giustizia e che prima ospitava un call center) continua a “fare acqua” e dove spesso fa “capolino” qualche topo. Per non parlare dei servizi igienici e dell’area esterna la cui incuria ha preso ormai il sopravvento con erba alta che chissà da quanto tempo non viene tagliata.

Una situazione più volte segnalata alla Corte d’Appello e al Ministero della Giustizia, ma nessuno interviene. Infiltrazioni d’acqua (con secchi di fortuna per raccogliere l’acqua piovana) che, inevitabilmente, causano umidità a pareti e soffitto, a quanto pare sono di difficile soluzione, così come un semplice sfalcio nell’area esterna.

Tutto questo rappresenta il “biglietto da visita” dell’aula bunker di Lamezia di 3.300 metri quadri, lunga 103 metri e larga 34 (vi si accede attraverso tre ingressi separati). Sono ben 947 i posti a sedere realizzati considerando la necessità del distanziamento imposto (allora) dalle norme per il contrasto alla diffusione del Covid, dei quali 428 riservati agli avvocati, 253 agli imputati a piede libero, 68 agli imputati detenuti (in celle), 198 a disposizione del pubblico e delle parti civili. Il tutto realizzato con fondi del Ministero della Giustizia.

I lavori, come si ricorderà, particolarmente impegnativi, sono stati svolti in tempi rapidi dopo che il ministero, aveva assunto l’impegno a finanziare l’attività necessaria alla progettazione e realizzazione dell’intervento di adeguamento e rifunzionalizzazione dell’immobile preesistente, assicurando il pieno supporto economico, versando 3.768.163,94 euro per le opere infrastrutturali e 882.282,24 euro per gli interventi informatici, logistico e organizzativo. La Direzione generale per i servizi informativi automatizzati del ministero si era poi assunta, inoltre, il compito di organizzare e verificare l’installazione degli impianti di videoconferenza (funzionante contemporaneamente in 150 punti dell’aula), per la quale sono stati stanziati ulteriori 127.982,88 euro per il primo triennio. Il tutto per complessivi 4.778.429,66 euro.

Successivamente, qualche mese dopo (marzo 2022) adiacente all’aula bunker, è stata inaugurata anche una struttura di 3.600 metri quadri per gli archivi di tutto il distretto della Corte d’Appello di Catanzaro. Insomma a tutto era stato pensato, meno, evidentemente, alla manutenzione e cura.

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