Campione di acqua prelevato il 24 febbraio in contrada Spartifava, Pertusillo (foto da analizebasilicata.altervista.org)
2 minuti per la letturaPOTENZA – Non sono stati rilevati idrocarburi o sostanze tossiche nel lago del Pertusillo, in provincia di Potenza. Sono state rilevate però microalghe. Proseguono comunque gli accertamenti della Procura e dell’ARPA. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo a interrogazioni alla Camera del deputato Salvatore Matarrese (Civici e Innovatori) e Ludovico Vito (Pd).
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«Sul presunto recente sversamento accidentale di idrocarburi da un serbatoio del Cova di Viggiano – ha detto Galletti -, si fa presente che sulla questione si è attivata la Procura di Potenza, la quale ha evidenziato che il 3 febbraio scorso i militari del NOE hanno rinvenuto uno scarico in aree prospicienti al Cova di Viggiano attinto da reflui di origine ignota, aventi le caratteristiche organolettiche degli oli minerali».
«Le prime analisi condotte da ARPA Basilicata hanno confermato la presenza nel pozzo di idrocarburi e di ammine filmanti, dato quest’ultimo che rende certa la provenienza dei reflui dal Cova. Il 4 febbraio scorso, ENI ha dato avvio alla procedura di messa in sicurezza d’emergenza e sta realizzando sondaggi, sia all’interno che all’esterno del Cova, campionamento dei terreni e delle acque sotterranee, ed anche l’emungimento degli idrocarburi che fuoriescono, da avviare a smaltimento». «Il 6 marzo scorso, l’Eni ha trasmesso il Piano di Caratterizzazione del Cova a tutte le autorità ed enti competenti. È stata, inoltre, conferita delega al Noe per acquisire eventuali accertamenti effettuati dall’ARPAB in relazione al bacino del Pertusillo».
«Le analisi condotte di iniziativa dall’Arpa Basilicata presso l’invaso e acquisite dalla Procura di Potenza tramite il Noe non hanno evidenziato presenza di idrocarburi. L’Arpa ha fatto presente, inoltre, di aver eseguito il 27 febbraio scorso una campagna mirata sull’intero invaso. Le analisi ecotossicologiche sulla matrice acqua e sedimenti non hanno evidenziato fenomeni di tossicità». «L’Agenzia ha fatto presente che le indagini sinora condotte hanno evidenziato la presenza di microalghe».
«La Procura di Potenza segnala, infine, che proseguono le indagini per accertare le responsabilità penali e la propagazione nel terreno, nelle acque superficiali e sotterranee di sostanze inquinanti che potrebbero avere interessato l’invaso del Pertusillo».
«L’Arpa Basilicata ha comunicato che i propri tecnici ed i ricercatori dell’Ispra, con i responsabili dell’Eni, stanno attivando tutte le analisi per una mappatura in dettaglio del livello della contaminazione sia dal punto di vista dell’estensione che della profondità, al fine di verificare l’eventuale interessamento delle falde acquifere».
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