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Bruxelles, 19 apr. (askanews) – L’inserimento nel decreto sull’attuazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr) dell’Italia approvato dalla Camera della previsione di volontari dei movimenti antiabortisti pro life nei consultori per cercare di convincere le donne a rinunciare all’aborto, “non ha alcun rapporto con il Pnrr italiano”. Lo ha precisato una portavoce della Commissione europea oggi a Bruxelles durante il briefing quotidiano per la stampa.

“Da ciò che capisco – ha detto in risposta alla domanda di un giornalista italiano la portavoce per gli Affari economici della Commissione, Veerle Nuyts – il pacchetto approvato comprendeva diversi elementi e, dunque, l’approvazione di questa misura relativa all’aborto non è una delle misure che sono incluse nel Pnrr. Questo è importante sottolinearlo”.

“Quindi – ha chiesto a Nuyts a questo punto la vice capo portavoce della Commissione, Arianna Podestà – non c’è relazione tra il decreto e il Pnrr?”

“Il decreto – ha risposto la portavoce – contiene anche misure in relazione alle strutture di governance del Pnrr e, dunque, questi aspetti effettivamente hanno un legame con il Pnrr italiano. Ma ci sono altri aspetti – ha puntualizzato Nuyts – che non sono coperti e che, dunque, non hanno alcun rapporto con il piano italiano, come in particolare questa misura relativa all’aborto”.

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