L'investimento, seguito alla rissa, di corso Numistrano a Lamezia
2 minuti per la letturaPRIMA la rissa in un noto locale della movida di corso Numistrano, poi una Mercedes che investe «volontariamente» Ottorino Rainieri (che aveva preso parte alla rissa insieme a P. T. con cui Rainieri era giunto nel locale): alla guida della Mercedes – secondo quanto stabilito dagli inquirenti – c’era Franco Trovato, 24 anni, (figlio di Luigi, vittima di omicidio in piazza Borelli a marzo 2022), con a bordo anche Antonio Masi, 26 anni (avvisato orale di ps e destinatario di diverse informative di reato per truffa).
Il conducente della Mercedes e il passeggero sono finiti in carcere con l’accusa di concorso in tentato omicidio volontario. I due sono stati arrestati dalla Sezione investigativa del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Catanzaro, i quali hanno eseguito le due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Lamezia Terme, Domenico Riccio, sulla base dell’analisi dei filmati delle telecamere di videsorveglianza (immagini estrapolate dalle telecamere di due locali, fra cui il locale dove si è verificata la rissa) e di alcune testimonianze su quanto accaduto la notte del 30 marzo scorso. Fra le persone sentite anche P.T. cognato di Claudio Paola (condannato per l’omicidio di Luigi Trovato di marzo 2022) che era in compagnia di Rainieri, pregiudicato e sottoposto alla misura della libertà vigilata, i quali erano giunti al locale a bordo di una Range Rover parcheggiata all’inizio di corso Numistrano. Dopo la rissa – per come emerge dai filmati delle telecamere – Rainieri e P.T. si sono diretti verso la Range Rover quando arrivava la Mercedes che investiva Rainieri (impattando anche con la Range Rover) che, solo grazie alla sua agilità ed ai pronti riflessi, riusciva ad evitare il peggio, riportando, però, gravi ferite agli arti inferiori. Lo stesso, nonostante fosse gravemente ferito, riusciva – pur zoppicando – a mettersi in salvo (è stato sentito anche dagli investigatori al pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia ai quali ha raccontato di essere rimasto ferito dopo una caduta dalle scale del suo appartamento) mentre gli investitori, scesi dalla Mercedes, cercavano di raggiungerlo con fare minaccioso, mentre l’intervento di alcuni passanti cercava di placare gli animi, evitando che l’episodio degenerasse ulteriormente con conseguenze ancora più gravi per la vittima. Su questi aspetti gli investigatori non hanno dubbi per come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, per il quale, tra l’altro, non si può escludere che la rissa «abbia trovato origine» nell’omicidio del 7 marzo 2022 quando in piazza Borelli è stato ucciso Luigi Trovato. Per questo omicidio a luglio 2023 in primo grado sono stati condannati Claudio Paola, 36 anni, e Antonio Monteleone, 23 anni (a Paola è stata inflitta la pena di 18 anni e 8 mesi di carcere e a Monteleone di 12 anni e 4 mesi) entrambi reo confessi. Domani è previsto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip per Trovato e Masi, difesi dall’avvocato Antonio Larussa.
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