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Bargi di Camugnano, 10 apr. (askanews) – “Non voglio puntare il dito contro nessuno, saranno i magistrati a doverci dire cosa è successo ma certamente non ci si può abituare a vedere così tanti morti suoi luoghi di lavoro”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, arrivato a Bargi di Camugnano, sull’Appennino Bolognese, alla centrale idroelettrica di Suviana dopo il grave incidente avvenuto ieri pomeriggio che è costato la vita a tre operai. Ora “bisogna fare piena luce che significa appurare tutta la verità”, ha sottolineato.
“Una tragedia che ha sconvolto questa comunità ma anche tutto il Paese – ha aggiunto Bonaccini -. Un evento drammatico con già troppe vittime e speriamo ovviamente di non doverne aggiungere. Adesso il pensiero, la solidarietà e l’abbraccio va ai familiari delle vittime, ai feriti e alle loro famiglie. Voglio ringraziare tutti coloro che in queste ore drammatiche stanno lavorando in maniera indefessa. Come Protezione civile abbiamo messo a disposizione tutto il supporto logistico necessario”.
“Adesso è il momento di continuare a cercare i dispersi, lavorare per curare i feriti – ha aggiunto -. Ma presto vogliamo sapere cos’è successo perché sono cose intollerabili. Faccio mie le parole parole di Mattarella quando dice che bisogna fare piena luce, che significa appurare tutta la verità. Non voglio puntare il dito contro nessuno, saranno i magistrati a doverci dire cosa è successo ma certamente non ci si può abituare a vedere così tanti morti suoi luoghi di lavoro”.
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