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Roma, 2 apr. (askanews) – Un “matrimonio felice” fra uno straordinario sito archeologico e il teatro, perchè la cultura racchiude dentro di sè tante diverse manifestazioni”. Così, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, presentando oggi al MIC la settima edizione di “Pompeii theatrum mundi”, la rassegna teatrale realizzata grazie alla collaborazione tra il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e il Parco Archeologico di Pompei, che si svolgerà dal 13 giugno al 13 luglio 2024 nel Teatro Grande del Parco Archeologico.
“In cartellone – ha osservato, intervenendo alla conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi; dell’Assessore alla Semplificazione Amministrativa e al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci; del Presidente del Teatro di Napoli, Luciano Cannito; del Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel e del Presidente del Teatro di Napoli, Roberto Andò – ci sono opere nelle quali ritroviamo l’essenza della cultura occidentale che affonda le sue radici nel mondo greco-romano”.
Con i suoi quattro titoli in programma la rassegna estiva del Teatro Nazionale di Napoli conferma la sua natura di vetrina di inedite riletture o rivisitazioni di testi e opere della classicità.
Si parte giovedì 13 giugno con la prima assoluta di “Odissea Cancellata” di Emilio Isgrò, con la regia di Giorgio Sangati su installazione scenica di Emilio Isgrò, in una produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
Lo spettacolo è progettato come un’opera nell’opera: le gradinate del Teatro Grande si trasformeranno in una gigantesca video-installazione dell’artista-autore. Mentre i versi dell’Odissea impressi sulla pietra dei gradini verranno cancellati a vista, dalle cancellature stesse prenderà vita il testo. Di fatto la drammaturgia di Isgrò procede allo stesso modo: cancella Omero (tornando alla fonte primaria dell’epica) selezionando solo i frammenti che ritiene essenziali e, sradicandoli dal loro contesto, restituisce loro nuova e inaspettata forza.
Repliche venerdì 14 e sabato 15 giugno.
Giovedì 27, con repliche venerdì 28 e sabato 29 giugno la rassegna propone un altro debutto nazionale. Si tratta dello spettacolo De Rerum Natura [There is no planet B], liberamente ispirato al De rerum natura di Tito Lucrezio Caro, su ideazione, adattamento e regia di Davide Iodice e drammaturgia di Fabio Pisano.
Terzo appuntamento della rassegna l’acclamato Edipo Re di Sofocle con l’adattamento e la regia di Andrea De Rosa, che il Teatro Grande di Pompei ospiterà giovedì 4, venerdì 5 e sabato 6 luglio.
Considerato uno dei testi teatrali più belli di tutti i tempi, Edipo re di Sofocle rappresenta il simbolo universale dell’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato. La nuova regia di Andrea De Rosa, che torna per l’occasione a lavorare con Fabrizio Sinisi dopo la fortunata collaborazione sul testo di Processo Galileo, parte dalla storia di Edipo re che ruota attorno alla verità, proclamata, cercata e misconosciuta. “Il sapere è terribile, se non giova a chi sa”.
Quarto e ultimo spettacolo della rassegna è la Fedra, Ippolito portatore di corona
di Euripide, con la regia di Paul Curran nella traduzione di Nicola Crocetti, in scena giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 luglio, con il quale si rinnova la collaborazione tra la rassegna Pompeii Theatrum Mundi e l’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, che produce lo spettacolo.
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