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Roma, 21 mar. (askanews) – Si fermano al 13,36% i consensi regolarmente esercitabili raccolti da Antonio Gozzi nella sua corsa alla presidenza di Confindustria. Prendendo in considerazione quelli arrivati dopo la chiusura delle consultazioni da parte dei saggi, l’11 marzo, la percentuale di consenso salirebbe al 15,94%. Ma l’ipotesi di considerare le delibere arrivate oltre tale data non è stata ritenuta percorribile. Lo hanno riferito – secondo quanto si apprende – i saggi dell’associazione nella relazione al consiglio generale spiegando alcune delle motivazioni alla base dell’esclusione di Gozzi dalla competizione. Per essere ammessi di diritto al voto di designazione del 4 aprile la percentuale di consenso deve essere pari al 20% dei voti assembleari. Tale percentuale è stata superata da Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini.
I saggi hanno assicurato di aver fatto ripetute verifiche e di aver constatato che le preferenze raccolte per Gozzi, nei vari incontri sul territorio, sono state pari a meno della metà di quelle andate al candidato con più preferenze.
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