2 minuti per la lettura
Milano, 14 mar. (askanews) – Via libera al nuovo Piano strategico
di Eni 2024-27 che prevede investimenti netti pari a 27 miliardi
per una media annua di 7 miliardi, inferiori di oltre il 20%
rispetto al Piano dello scorso anno. Un taglio, ha spiegato il
gruppo che ha presentato la nuova strategia ai mercati, che sarà
realizzato “grazie all’ottimizzazione della spesa, al
miglioramento della qualità dei progetti e al maggiore contributo
della gestione del portafoglio”. La società guidata da Claudio
Descazli ha previsto anche dismissioni e acquisizioni che
genereranno entrate nette per circa 8 miliardi oltre a un taglio
dei costi corporate per 1,8 mld.
Sale la remunerazione per gli azionisti tra cedola e piano di
buy back. Eni intende distribuire tra il 30%-35% del Cffo annuale
(flusso di cassa da attività operative) attraverso dividendi e
buyback, in aumento rispetto al precedente 25%-30%.
Il dividendo proposto per il 2024 è pari a 1 per azione (0,94
euro il dividendo del 2023), in aumento di oltre il 6% mentre il
buyback è fissato a 1,1 miliardi. Il gruppo stima inoltre di
generare un cash flow from operation prima del capitale
circolante di circa 13,5 miliardi nel 2024 e di 62 miliardi
nell’arco del Piano quadriennale, in crescita del 30% a scenario
costante.
“A compimento del Piano, Eni sarà una compagnia più forte dal
punto di vista industriale e della redditività, con un
portafoglio di business competitivi, in grado di continuare a
crescere e a generare ritorni molto attrattivi”, ha detto Claudio
Descazli, commentando il Piano Staregico 2024-27.
“Questo – ha aggiunto Descalzi – ci consente di migliorare in
misura sostanziale la nostra politica di remunerazione.
Incrementiamo la quota di distribuzione agli azionisti, il
dividendo 2024 a essa associato e in presenza di upside
aumentiamo la quota della generazione di cassa incrementale
destinata alla remunerazione. La nostra politica di remunerazione
è fortemente competitiva, implicando al prezzo corrente
dell’azione un rendimento del 9%”.
“Il nostro business upstream continuerà a crescere e a generare
rilevanti flussi di cassa, con il Cash flow da attività operative
per barile previsto in aumento di oltre il 30% nell’arco del
Piano. Il gas naturale avrà un maggior peso nella nostra
produzione e realizzeremo il pieno margine della catena del
valore grazie alle attività midstream che intermedieranno sempre
più le nostre forniture equity”, ha aggiunto l’ad.
Prevista infatti in crescita la produzione upstream “a un tasso
medio annuo del 3-4% fino al 2027, estendendo tale crescita di un
ulteriore anno rispetto al piano precedente”.
La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà
pari a 4 GW nel 2024, e più che raddoppierà a oltre 8 GW nel
2027, raggiungendo gli oltre 15 GW entro il 2030. Eni sarà poi
impegnata anche nella ristrutturazione e trasformazione di
Versalis che porterà l’Ebitda nel 2025 a livello di breakeven e
l’Ebit positivo nel 2026 con un miglioramento per il gruppo di
oltre 600 milioni.
L’Ebitda pro-forma di Enilive è previsto a oltre 1,6 miliardi
nel 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 20%.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA