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Roma, 12 mar. (askanews) – Il 30 aprile verrà inaugurata la mostra María Blanchard. Pittrice malgrado il Cubismo, una retrospettiva che illustrerà, in un percorso cronologico, le diverse fasi della vita artistica della pittrice spagnola (Santander, 1881 – Parigi, 1932), al Museo Picasso di Malaga.

María Blanchard fu la prima artista donna in Spagna ad adottare lo stile cubista e a sperimentare la frammentazione e le prospettive multiple nelle sue opere, motivo per cui il suo contributo al Movimento Moderno è considerato di particolare rilevanza. La sua scelta stilistica, insieme alla maestria tecnica e al rispetto che si guadagnò tra i contemporanei, hanno fatto di María Blanchard una figura di riferimento.
Questa mostra va ad aggiungersi a quelle organizzate negli scorsi anni dal Museo Picasso Málaga per celebrare il lavoro di artiste donne.

La mostra monografica illustrerà, in un percorso cronologico, le varie fasi della vita artistica di María Blanchard (Santander, 1881 – Parigi,1932), mettendo in luce la ricchezza simbolica, l’impegno sociale, la complessità formale e il carattere innovativo delle opere realizzate dalla pittrice spagnola nella sua relativamente breve carriera. Indubbiamente il lavoro della Blanchard non venne apprezzato come meritava in un contesto culturale che riteneva inferiore il ruolo delle donne nell’arte. Pittrice impegnata fino in fondo nel suo particolare modo di vivere e creare, María Blanchard superò i limiti degli stereotipi di genere.

Contribuì al Movimento Moderno come prima donna artista in Spagna a utilizzare sistematicamente lo stile cubista per costruire immagini. La combinazione di elementi geometrici e una sapiente simultaneità di punti di vista conferiscono un carattere originale sia alle immagini più astratte del primo periodo sia alle sue creazioni figurative post-cubiste realizzate a partire dal 1920. Il suo repertorio tematico con soggetti ispirati alla maternità, scene domestiche, bambini e donne lavoratrici riflette una partecipe attenzione femminile verso la vulnerabilità della condizione umana e il potere evocativo delle emozioni.

Aspetti, questi, che mette in risalto con un’impeccabile padronanza tecnica e un palese interesse per la storia e la tradizione della pittura europea. Curata da José Lebrero Stals, la retrospettiva riunirà circa novanta opere della pittrice spagnola considerata la grande signora del Cubismo.

Il Museo Picasso Málaga mostra ancora una volta attenzione nel celebrare le artiste donne del XX secolo, dopo le precedenti mostre dedicate a Sophie Taeuber-Arp (2009), Hilma af Klint (2013), Louise Bourgeois (2015), Le artiste donne e il surrealismo (2017) e Paula Rego (2022).

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