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Roma, 8 mar. (askanews) – “In molti hanno fatto di tutto perché la Leopolda non ci fosse più. I nostri avversari hanno attaccato la Leopolda eleggendola a simbolo di cattiva politica. I nostri ex compagni di strada hanno chiesto più volte di non fare la Leopolda forse per invidia. E talvolta (sbagliando) li ho pure ascoltati.I nostri PM di fiducia hanno messo nel mirino la Leopolda indagando sulla fondazione Open e oggi possiamo dire a voce alta – dopo le sentenze della Cassazione e della Corte Costituzionale – che noi abbiamo rispettato tutte le leggi, i PM invece no. Hanno cercato di distruggere la Leopolda ma questi giorni dimostrano che siamo più vivi che mai”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews, a poche ore dell’apertura a Firenze della Leopolda 2024.
“Talvolta mi domando: ma perché – afferma Renzi- hanno cercato di chiudere la Leopolda? Che paura può fare la Leopolda?
Poi mi sono detto: li capisco. Se ci pensate hanno ragione loro.
Perché la Leopolda è un luogo più importante di quello che anche noi pensiamo. È un luogo che ha cambiato le forme della politica. Un luogo che ha cambiato gli ultimi quindici anni di storia del Paese. Un luogo nel quale si sono incrociate storie personali e destini collettivi. Un luogo che dura da anni. Un luogo che emoziona. E che sa riconoscere i politici dagli influencer. Qui sono nate proposte, sogni, speranze. E non c’è nulla di strano nel pensare che il primo dossieraggio dei tanti di cui si parla in queste ore fu organizzato proprio per far saltare il popolo della Leopolda”.
“Hanno cercato – attacca il presidente di Italia Viva- di zittirci in tanti modi. Ma quello che deve essere chiaro è che non riusciranno mai a farci tacere. Perché la forza delle idee è più forte dell’odio e dell’invidia”. E conclude: “ci vediamo stasera. E ci vediamo a casa, cioè alla Leopolda”.
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