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Una maxi operazione anti droga e anti mafia ha portato a 13 arresti, in manette i membri dei clan di Casarano, nel leccese


CASARANO (LECCE) – Maxi operazione dei carabinieri del comando provinciale di Lecce coordinati dalla procura della Repubblica direzione distrettuale antimafia. I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone indagate a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico ed alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.

L’ORIGINE DELLE INDAGINI E IL BLITZ DI QUESTA MATTINA

Minacciato di morte per presunti debiti di natura economica legati agli stupefacenti. Da questo episodio, accaduto nel 2020 a Casarano, è partita l’indagine che ha portato questa mattina (7 marzo) i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi provinciali di Brindisi e Matera, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, del Nucleo Cinofili di Bari, del Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e dell’XI° Reggimento CC Puglia, a compiere una operazione antidroga con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale a carico di 13 persone (di cui 12 in carcere e 1 ai domiciliari), emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono indagate, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico ed alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi.

L’OPERAZIONE ANTI DROGA HA PORTATO A 13 ARRESTI DI PERSONE APPARTENENTI A CLAN DEL TERRITORIO LECCESE

L’inchiesta, condotta dai carabinieri della Compagnia di Casarano, ha preso origine da un’aggressione subita nel novembre 2020 da un uomo considerato interno alle dinamiche delle compagini criminali. Avvenimento che ha portato nei giorni scorsi all’omicidio di Afendi, futuro boss della Sacra corona unita (LEGGI). I provvedimenti sono stati eseguiti nei comuni di Casarano, Ugento, Lecce, San Donaci (Brindisi) e Matera. Dopo quell’episodio gli accertamenti dei militari sono giunti alla conclusione che nel comune di Casarano, a contendersi l’egemonia del territorio, vi fossero due organizzazioni criminali contrapposte, una delle quali operante all’interno del quartiere di case popolari di Contrada Botte.
L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce fino a febbraio 2023, è avvenuta attraverso intercettazioni di conversazioni e comunicazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, osservazioni e ricognizioni aeree. Ha consentito di acquisire un quadro indiziario ritenuto poderoso a carico degli indagati. Accertando l’esistenza di due associazioni criminali ben strutturate nate sulla scia della scissione dell’originario gruppo casaranese organico alla Sacra Corona Unita.

SCONGIURATO LO SCONTRO FRA DUE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE

L’azione repressiva effettuata dai militari durante le indagini, con riscontri ed arresti in flagranza, ha consentito di scongiurare uno scontro tra le due organizzazioni. Inoltre, gli esiti dell’attività investigativa che ha permesso la raccolta di elementi indiziari nei confronti di 43 indagati, sono stati supportati da ben 16 arresti in flagranza di reato, varie segnalazioni alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, da sequestri di sostanze stupefacente per un totale di circa 9 chilogrammi tra cocaina, marijuana ed hashish, nonché dal sequestro della somma di circa 8.000 euro quale presunto provento dell’attività di spaccio. Il giudice per le indagini preliminari di Lecce ha ritenuto quindi gravi gli elementi investigativi acquisiti condividendo l’impostazione accusatoria. Ed emettendo l’ordinanza di custodia cautelare a cui il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha dato esecuzione stamane.

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