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Blekinge (Svezia), 3 mar. (askanews) – La bandiera della Nato con la rosa dei venti bianca su sfondo blu è già pronta. “Pensavamo di issarla in questi giorni, invece dobbiamo attendere ancora un po’, ma oramai ci siamo”, dicono dalla base aerea militare di Ronneby, nella contea di Blekinge, nel sud della Svezia. E in effetti l’attesa è alta. I militari si preparano a ritmo serrato, gli addestramenti sono all’ordine del giorno. I piloti della base di Ronneby, tra i più preparati, si trovano ora in Lettonia per partecipare all’esercitazione dell’Alleanza Atlantica Steadfast Defender, la più grande esercitazione mai vista della Nato con 90mila uomini provenienti da 31 alleati.

“Questa di Blekinge è la sede di uno dei cinque stormi aerei della Svezia, uno dei tre stormi di caccia. Qui abbiamo due caccia Saab JAS 39 Gripen (caccia svedese, primo rappresentante operativo degli aerei da combattimento e superiorità aerea appartenenti alla cosiddetta quarta generazione, ndr) e diversi elicotteri”, racconta ad askanews il colonnello Anders Jonsson, comandante della base aerea, sottolineando che i piloti svedesi fanno training anche in Italia, ad Aviano.

Il livello di sicurezza, nella base nel sud della Svezia, punto più vicino alla russa Kaliningrad e luogo strategico del Mar Baltico, è sicuramente aumentato negli ultimi due anni, con l’invasione all’Ucraina. “Abbiamo un livello di rischio per una minaccia terroristica – ammette l’alto ufficiale dell’Aeronautica svedese -. Il livello di rischio è quattro, ma se guardiamo bene è ancora una minaccia bassa per un intervento militare da parte della Russia. Certamente, dal nostro punto di vista saremo più sicuri dopo che entreremo nell’Alleanza Atlantica, anche se al momento la situazione è tesa. Ma lo è stata prima e lo sarà dopo”.

Siete pronti ad entrare nella Nato? “Sì, certo – risponde con sicurezza il col. Jonsson – e questo è sicuramente l’aspetto più importante: siamo pronti a dare supporto se necessario e anche molto disponibili quando serve”.

Stoccolma invierà un battaglione di 800 uomini in Lettonia per Steadfast Defender 2024, la più grande esercitazione dell’Alleanza atlantica degli ultimi 35 anni. Le truppe svedesi faranno parte della prima linea di difesa contro una potenziale invasione della Russia nei paesi baltici. Sebbene Stoccolma non sia ancora ufficialmente dentro l’Alleanza, l’esercito svedese è già stato arruolato dalla Nato e resterà in Lettonia con una rotazione di sei mesi con soldati e mezzi corazzati.

Intanto i piloti dei caccia svedesi della base aerea di Ronneby si alzano in volo quasi quotidianamente. Se non per le esercitazioni, soprattutto per attività di scamble (ovvero quasi decolla un caccia intercettore per identificare e ‘respingere’ un aereo sconosciuto che tenta di entrare in territorio straniero). “Qui a Kallinge, avamposto sud-est dell’area baltica, siamo in una postazione strategica – riferisce il col. Jonsson -. Abbiamo molte attività russe sul mare, ma anche in aria. Siamo impegnati in operazioni di scrambling più volte alla settimana. Nell’ultimo anno, anche due-tre volte al giorno, e poi niente in altri giorni. In tutto, circa 300 scramble all’anno. Questo significa che potremmo essere in grado di fornire un supporto decisivo alla Nato dalla Svezia”.

“Uno dei compiti più importanti e immediati – conclude l’alto ufficiale – è quello di rendere la Svezia parte della difesa aerea e missilistica integrata. Si tratta di immagini aeree riconosciute e di essere in grado di supportare la Nato con un’azione di polizia aerea, principalmente dalla Svezia. Ma naturalmente, quando sarà necessario, faremo la nostra parte nel Baltico, ma anche in Islanda o ovunque l’Alleanza ne abbia bisogno”.
(di Serena Sartini)

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