Gildo Claps
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Nasce un fronte civico contro Chiorazzo, capofila Claps che scende in campo per Iannuzzi alle elezioni regionali della Basilicata
POTENZA – Alla Basilicata non servono un «nome divisivo e dal percorso professionale e politico ambiguo» come quello di Angelo Chiorazzo, e soluzioni «di compromesso». Serve, invece, la «credibilità» di una figura che sappia farsi «garante», come quella del presidente vicario della Corte d’appello di Potenza, Alberto Iannuzzi: «per immaginare un futuro nel quale non si sia più in balia di interessi predatori, che vanno dallo sfruttamento del lavoro allo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali».
E’ questo il messaggio che 50 «cittadini impegnati nel lavoro, nelle associazioni, nella sanità, nel settore privato, nella scuola e nelle università» hanno indirizzato, ieri, alla segretaria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein, al presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e «a tutte le forze progressiste» in vista delle elezioni regionali del 21 e 22 aprile in Basilicata. Una «lettera aperta», per la precisione, a prima firma di Gildo Claps, fratello di Elisa e fondatore di Penelope, associazione che assiste le famiglie delle persone scomparse Penelope. E sottoscritta, tra gli altri, dalla policorese Olimpia Fuina Orioli, madre coraggio che da anni chiede la verità per la morte del figlio Luca Orioli, e dalla responsabile di Libera in Basilicata Marianna Tamburrino.
LO SPUNTO DELLA MISSIVA DEL FRONTE CIVICO CAPITANATO DA CLAPS SU IANNUZZI CANDIDATO ALLE REGIONALI BASILICATA
A offrire lo spunto all’iniziativa di Claps e gli altri sono state le notizie circolate nei giorni scorsi sull’inserimento di Iannuzzi, ormai prossimo alla pensione, tra i possibili candidati regionali a governatore individuati dal Movimento 5 stelle per provare a superare lo stallo nella costruzione di un fronte capace di contendere al centrodestra la guida della Regione Basilicata. Assieme al presidente dell’Ordine dei medici di Potenza, Rocco Paternò, e all’ex direttore generale dell’Asp di Potenza, Lorenzo Bochicchio.
«Sappiamo bene – si legge nella lettera – che certi poteri, chi ha ancora interesse a tenere questa regione sotto il giogo dello sfruttamento, non apprezzerebbero la candidatura di Alberto Iannuzzi».
Claps e gli altri, quindi, sottolineano l’«aggravamento dei tanti problemi che affliggono questa regione» provocato dall’amministrazione uscente di centrodestra, guidata dal governatore Vito Bardi, in corsa per un secondo mandato. E proprio per questo chiedono che venga individuata «un’alternativa credibile e una prospettiva politica che sia un motivo di speranza per i cittadini».
L’APPELLO PER L’INVESTITURA DI IANNUZZI
Il nuovo fronte civico appena costituito sottolinea che il successo dell’asse Pd-M5s in Sardegna non deve «creare l’illusione che bastino un’alleanza o accordi politici per essere credibili». Perché occorrono: «idee, coerenza, storie personali libere e coraggiose perché si torni a credere che la politica possa rispondere alle povertà e alla sottrazione di diritti, cominciando dai diritti alla salute, al lavoro, allo studio, e possa contrastare le mille forme di sfruttamento dei territori».
Di qui l’appello per l’investitura di Iannuzzi: «un magistrato dalla storia professionale e personale fatta di autonomia, coraggio e libertà. Una persona di grande equilibrio, caratterizzata anche da un impegno civile nel mondo dell’associazionismo».
«Tutti i lucani – proseguono Claps e gli altri sottoscrittori della lettera – sanno che Alberto Iannuzzi, nella sua attività di giudice, è sempre stato indipendente e libero nel valutare i fatti su cui ha fondato le sue decisioni, senza mai lasciarsi condizionare da alcun tipo di vincolo di appartenenza né tanto meno di simpatia politica. Non solo. Alberto Iannuzzi si è sempre contraddistinto per una particolare attenzione ai ragazzi, quegli stessi ragazzi che, a centinaia, ogni anno lasciano la nostra bella terra, un fenomeno che pensavamo circoscritto all’immediato dopoguerra. A loro ha dedicato tempo e attenzione, sia con l’impegno nelle associazioni di volontariato, sia nelle scuole dove è stato sempre presente con incontri sulla legalità e sulla giustizia sociale».
«Un nome come quello di Alberto Iannuzzi susciterebbe un’ondata di entusiasmo – conclude la lettera -, una voglia di impegno e di riscatto, il tornare a credere nella politica, in quella “politica dal basso” e “del noi” sulla quale, siamo sicuri, vogliate fondare, insieme alle altre forze politiche del centro- sinistra, una nuova prospettiva politica per il Paese».
OGGI LA SEDUTA DELLA DIREZIONE REGIONALE DEL PD
La discesa in campo a favore della candidatura a governatore del presidente vicario della Corte d’appello è arrivata alla vigilia della seduta della direzione regionale del Pd indetta per questa sera (2 marzo) a Potenza, in cui i democratici dovranno decidere proprio se insistere sul sostegno al re delle coop bianche lucane, Chiorazzo, su cui pesa il no del Movimento 5 stelle e della quasi totalità dei possibili alleati, o virare su un altro candidato.
A supporto della proposta di una corsa in semi-solitaria con gli ex laici cattolici di Basilicata casa comune, i chiorazziani continuano a citare alcuni sondaggi che sarebbero stati commissionati nei giorni scorsi. Uno di questi, iniziato a circolare nella tarda serata di ieri, accrediterebbe, in particolare, le liste di centrosinistra guidate dallo stesso Chiorazzo di un risultato tra il 48 e il 54% contro un centrodestra guidato da Bardi “inchiodato” tra il il 45 e il 51%. Non sono state diffuse, invece, simulazioni con altri candidati governatori alla guida del centrosinistra né le percentuali di gradimento delle liste collocate nel centrodestra e nel centrosinistra. Un dato fondamentale, quest’ultimo, in una regione come la Basilicata dove non è possibile il voto disgiunto tra il candidato governatore e le liste a lui collegate. Anche per capire la reale competitività di una candidatura a governatore con una coalizione ridotta.
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