I manifesti incriminati
1 minuto per la letturaCOSENZA – Potere dei social. Lo slogan utilizzato a Cosenza da una catena di elettronica per indurre ad acquistare una lavatrice per San Valentino, e giocato su un doppio senso piuttosto esplicito, ha scatenato nelle ultime ore una vera e propria rivolta. L’azienda non è nuova a questo tipo di “strategia” di marketing: che si tratti di uno smartphone o di un elettrodomestico, sui manifesti 6 per 3 campeggiano sempre riferimenti al sesso. Stavolta, però, i post indignati per una campagna pubblicitaria definita sessista hanno scatenato la reazione del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che ha ordinato la rimozione dei cartelloni.
«La comunicazione delle aziende commerciali – dice Occhiuto – non sfugge certo a responsabilità sociali a cui bisognerebbe attenersi. Per attirare l’attenzione dei clienti ci si può sempre rivolgere alle variegate e argute forme dell’intelligenza umana piuttosto che a quelle della volgarità che definisce la donna, ancora oggi, oggetto di possesso sessuale». L’ordinanza che Occhiuto si prepara a firmare potrebbe esporre il Comune ad un contenzioso. «Non ci interessano eventuali conseguenze legali per la rimozione anticipata di questi cartelloni – spiega il sindaco – Non possiamo consentire che vengano diffusi messaggi di arretratezza culturale né, tantomeno, che feriscono la sensibilità femminile già fin troppo vituperata, e non solo, a causa di episodi di attualità che tutti conosciamo».
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